Roberto Benigni è tonato su Raiuno con i Dieci Comandamenti, la sera del 15 dicembre. Lo showman comico non ha certo risparmiato battute sulle condizioni politiche che il Bel Paese sta attraversando in queste ultime settimane. “Solo un miracolo ci può salvare: infatti Renzi è andato in Vaticano. La politica in questo momento non esiste: meglio buttarsi su Dio”. Il comico toscano incomincia la sua performance, scherzando: “Sono contento di vedervi qua a piede libero, con l’aria che tira a Roma, siamo riusciti a trovare gli incensurati, abbiamo avuto il permesso della Rai, della questura, della banda della Magliana… possiamo cominciare”.
In merito al Premier ha affermato: “Renzi al posto dell’Italicum vorrebbe il Vaticanum, chi viene eletto governa a vita. Politici, consiglieri, imprenditori hanno fatto in modo di violare tutti e 10 i Comandamenti, forse perché sapevano che stavo arrivando. Stanno arrestando tutti. Il tema era la Bibbia, ma adesso bisogna parlare di Rebibbia”. Roberto Benigni scherza ma dice la verità. Roberto Benigni ha collegato la situazione e la cronaca italiana con i riferimenti biblici.
“Comunque – ha continuato – Roma rimane la più bella città del mondo, sotto Natale poi, con gli addobbi, le decorazioni, ce ne sono tantissime, specialmente quelle bianche e blu lampeggianti che hanno messo sopra le macchine per farle vedere meglio, con quei suoni tipo cornamuse. In Campidoglio è pieno”. Benigni è poi tornato sulle inchieste: “I politici ci sono giustificati dicendo: ho sbagliato a scegliere collaboratori che sembravano insospettabili, persone perbene…”
Nel bel mezzo della sua performance Benigni ha di nuovo “interpellato” la religione e ha invitato tutti a fare un momento di silenzio, “Dio c’è, Dio sta nei frammenti di silenzio. La vera unica grande bestemmia è far diventare Dio un idolo e convincere la gente a uccidere nel suo nome.‘Non nominare il nome di Dio invano’ vuol dire non rendere vano Dio, non rendere vana la tua vita”.
La serata continua e Roberto Benigni rincara la dose: “Il comandamento più attuale è ‘non rubare’, vista la cronaca che stiamo vivendo. Siamo sbandati, siamo caduti in basso, con politici che si fanno comprare come un oggetto. In questo modo l’umanità perde dignità”. Da Cinecittà c’è molta curiosità sugli ascolti che l’attore de “La vita è bella” ha fatto registrare. Ha spiegato i motivi che lo hanno indotto a scegliere i Dieci Comandamenti di Mosè: “Mi hanno scelto loro, perché sono dieci sorprese. Quel libero è lo ‘spettacolo per eccellenza’. Credo non ci sia storia più bella, il racconto dell’Esodo è un esempio rivoluzionario, è d’ispirazione per qualsiasi moto di libertà. Questi comandamenti fanno bene alla salute, ne abbiamo bisogno. E’ la legge dei sentimenti”.