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Come ogni anno, la maratona di Rocky non può mancare nel palinsesto, specie in questo periodo, che vede l’uscita di Creed, ideale nuovo capitolo della saga di Sylvester Stallone (con protagonista Michael B. Jordan). Il film, diretto dal 29enne Ryan Coogler, vede Rocky allenare il figlio di Apollo Creed, l’amico fraterno morto durante l’incontro con Ivan Drago (in Rocky IV). Stasera intanto l’appuntamento è con Rocky V (1990), sempre su Rai 3: firmato John G. Avildsen – regista del primo Rocky – il quinto capitolo della saga offre un Rocky Balboa nella veste di allenatore, impegnato a portare sul tetto del mondo il giovane Tommy Gunn, interpretato da Tommy Morrison. Un pugile la cui drammatica storia merita di essere recuperata.

Nato nel 1969 a Gravette, Morrison vive un’infanzia e un’adolescenza difficili: il padre, alcolizzato, picchia sia Tommy sia la moglie, mentre il fratello, Tim Jr. (anche lui pugile) si prende 15 anni di galera per stupro. L’approdo di Morrison al mondo della boxe è quasi naturale e nel 1988 inizia la carriera professionistica. Dopo un’esaltante serie di 28 incontri vinti, nel 1991 arriva la chance per il titolo mondiale dei pesi massimi WBO ma perde malamente contro Ray Mercer. Si rifà nel giugno di due anni dopo, battendo a Las Vegas ai punti George Foreman, di vent’anni più anziano, conquistando il titolo.

Sylvester Stallone e Tommy Morrison in 'Rocky V'
Sylvester Stallone e Tommy Morrison in ‘Rocky V’

Nel 1996, dopo aver perso la corona IBC nell’incontro con Lennox Lewis, Tommy Morrison si prepara per affrontare Arthur Weathers ma la commissione del Nevada lo blocca, con una motivazione shock: ha contratto il virus dell’HIV. Lo stesso Morrison, in una conferenza stampa dello stesso anno, afferma di essersi ammalato per via di uno stile di vita sfrenato e colmo di eccessi. A 19 anni aveva già due figli da due donne differenti.

Tempo dopo, l’interprete di Tommy Gunn interrompe ogni terapia antiretrovirale, rendendo anche nota una presunta regressione del virus. Ritorna sul ring nel 2007 e nel 2008, vincendo due incontri. Ma nell’agosto del 2013 la madre, Diana, annuncia il fatto che a Tommy restano pochi giorni di vita: muore il 1° settembre successivo al Nebraska Medical Center di Omaha, causa arresto cardiaco. Aveva 44 anni.

In attesa di rivederlo stasera in Rocky V, nei panni di Tommy Gunn, ecco uno degli incontri-simbolo della carriera di Morrison: quello del 1993 con George Foreman, che gli consegna la cintura vacante di campione mondiale dei pesi massimi WBO.

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