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Il concerto evento dei Rolling Stones non è stato soltanto rose e fiori, ma anche parecchie ombre che hanno contribuito a indebolire la già precaria posizione del sindaco Ignazio Marino. Quale tra Hyde Park e il Circo Massimo è la location più esclusiva? Sicuramente quella inglese che conta su 306 mila buoni motivi contro gli 8 mila del sito romano, almeno secondo il ragionamento del primo cittadino. Tanta è infatti la differenza per “l’affitto” pagata dai Rolling Stones al comune capitolino rispetto alla City londinese.

Un vero e proprio smacco che fa gridare allo scandalo: per ogni spettatore che ha pagato 80 euro minimo di tagliando le pietre rotolanti hanno pattuito 10 centesimi. Una presa in giro per il pubblico romano che ha subito grossi disagi con la chiusura delle strade e le 40 tonnellate di rifiuti che hanno invaso il centro storico. La band inglese è vero che ha stanziato a spese proprio anche altri 80 mila euro tra le spese AMA e quelle per la sicurezza, ma non è possibile svendere così il proprio territorio visto che il guadagno dei Rolling Stones è stato superiore ai 10 milioni di euro. Le parole del sindaco, che ha paventato 25 milioni di guadagno per la città di Roma, sono solamente l’ultimo tentativo di ripianare errori su errori che qui hanno raggiunto l’apice. Ne è la riprova la dichiarazione post evento che parla di diverse milioni e non più della cifra numerica precisa precedentemente annunciata. E’vero che Roma è diventata il centro del Rock, ma avrebbe potuto e dovuto guadagnare molto di più a favore dei romani che hanno subito diversi disagi.

Lo scandalo dei bagarini che hanno rivenduto in quantità industriale tagliandi a minimo 200 euro e i circa 1000 fans rimasti fuori con dei biglietti risultati contraffatti sono solamente l’ultima nota stonata nella magica notte dei Rolling Stones. Magica soprattutto per il loro conto in banca, visto che per l’ennesima volta è stata buttata al vento la possibilità di regalare un momento di gioia a tutta la collettività a favore del denaro.

Il vero scandalo non è l’utilizzo di un sito archeologico di così grande importanza per un concerto, ma proprio la formula prescelta. I grandi eventi musicali della storia che hanno vista protagonista l’arena romana sono stati molti, ma tutti hanno regalato momenti di gioia a tutta la cittadinanza, visto che sono stati totalmente gratuiti. Nel 2001 il concerto per lo scudetto della Roma con Antonello Venditti paralizzò una città intera, in un modo che i Rolling Stones neanche possono immaginare, ma anche artisti internazionali hanno regalato la loro arte gratuitamente: i Genesis nel 2007 e la pop star Lady Gaga nel 2011 in occasione dell’Europride.

Se si voleva organizzare un maxi evento gratuito è comprensibile una concessione della location senza esborso economico, ma quando le stesse rock star hanno stabilito prezzi da capogiro e pagato profumatamente per uno spazio di pari grandezza e di minore interesse storico in un’altra capitale europea poche settimane fa allora bisogna interrogarsi che il vero problema di questa crisi siamo noi italiani che non riusciamo neanche a vendere ciò che di più importante abbiamo: la nostra storia.

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