Prossimamente andrà in onda su Canale 5 una miniserie di due puntate, “Romeo e Giulietta – la storia”. Il progetto è una co-produzione di Mediaset con Lux Vide, Rti, Telecinco Cinema e Betafilm, con la regia di Riccardo Donna e la location delle riprese ambientata in Trentino Alto Adige. Questa nuova mini serie di Canale 5 non sarà molto fedele alla storia dell’originale di Shakespeare, infatti, la storia sebbene si concentrerà sul tormentato amore di due giovani appartenenti a famiglie rivali, cambierà il contesto storico creando una trasposizione temporale dal Rinascimento all’Alto Medioevo. La decisione è stata spiegata da Luca Bernabei ad “Il Giornale”:
“Spostando l’azione dal Rinascimento cittadino all’Italia dei Comuni ho pensato a quale potesse essere un’area ricca di borghi medioevali. A quel punto si è fatta avanti la Trentino Film Commission, dimostrandoci come quella regione sia la più ricca di castelli e borghi antichi d’Europa, più ancora della Loira francese. Cosa che molti di noi non sapevano, a dimostrazione di come noi italiani spesso non sappiamo venderci”.
Verona, la città simbolo dell’amore leggendario di Romeo e Giulietta, si è dispiaciuta per la diversa scelta di location in cui girare le scene: la città è stata da sempre il centro della vicenda dei Montecchi e Capuleti. “Nessuno ci ha mai interpellati”, ha detto al “Corriere della sera” Antonia Pavesi, consigliera delegata alla Cultura, “anche se Verona si è sempre mostrata molto disponibile, attraverso la Verona Film Commission. Certo, dispiace vedere che si scelgono altre località, a dispetto della stessa realtà storica”.
Mimma Perbellini, ex assessore comunale alla Cultura, ha spiegato quali sarebbero i motivi che hanno portato a scegliere una location diversa dalla loro città: “Ci sono Regioni, come il Trentino e il Piemonte, che danno un contributo finanziario ai produttori, purché vadano a girare sul loro territorio. Un film è qualcosa di economicamente importante: vuol dire presenza della troupe, lavoro per alberghi e catering, commesse per le necessità degli attrezzisti. Noi davamo servizi, che costano: altri danno finanziamenti pronta cassa. Si vede che a Canale 5 hanno fatto i conti e preferito la seconda strada. Senza contare che il regista dice che vuole un castello con la neve, e qui da noi, la neve non c’è…”.
Ci saranno anche altri cambiamenti: “Le due ore teatrali di Shakespeare si dilatano a due puntate tv”, spiega il produttore, “quindi qualche libertà ce la siamo presa”. La notizia però che la tragedia shakesperiana non sarà stravolta completamente ha tranquillizzato gli appassionati del genere. Bernabei spiega che la storia, famosa in tutto il mondo, sarà amata dai giovani:
“La storia di questa miniserie parla direttamente ai giovani, usa un linguaggio in prosa, pur mantenendo alcuni passaggi celebri della tragedia di Shakespeare. E soprattutto sa raccontare la forza della passione di questi due giovani, con una morale di fondo: che il mondo adulto, accecato dalla sete di potere e dall’odio, non riesce ad ascoltarli. C’è dunque uno scontro generazionale molto moderno”.
Il cast di attori mira ai giovanissimi: Romeo sarà interpretato da Martiño Rivas (”El internado”), Giulietta da Alessandra Mastronardi, l’attrice ha raggiunto il successo con il ruolo di Eva ne I Cesaroni, mentre Elena Sofia Ricci sarà la Balia della ragazza: “La Balia originale era vecchia e volgare, io grazie al cielo sono diversa e ricorro all’arma dell’ironia”, ha detto l’attrice italiana contenta di tornare a lavorare con la “figlia” dopo le avventure de “I Cesaroni”.
Alessandra Mastronardi non ha sentito il peso e l’ansia di interpretare uno dei ruoli più famosi del teatro, ed ammette di aver puntato su un modello particolare d’ispirazione: “Temevo di rovinarla o invecchiarla. Per darle un volto moderno ho pensato a mia sorella minore Gabriella, più che a quella di Zeffirelli o di Baz Luhrmann”.
Antonino Antonucci, direttore della fiction Mediaset, crede nel progetto di “Romeo e Giulietta” e spera di poter tornare a lavorare su progetti di miniserie come questa: “Romeo e Giulietta è un prodotto di alta qualità e che possiamo realizzare solo grazie a un ampio coinvolgimento produttivo. La nostra linea sarà ancora quella che privilegia serie lunghe a basso costo. Ma non ci negheremo, in futuro, a eventi come questo”.