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Non sarà Luca Ward a doppiare Russell Crowe nel kolossal di prossima uscita, ‘Noah’, di Darren Aronofsky. A confermarlo attraverso Twitter è lo stesso attore e doppiatore italiano, voce storica di tanti divi di Hollywood da Gerard Butler a Samuel L. Jackson e Keanu Reeves.

Noah porta sul grande schermo il racconto biblico del patriarca Noè e della sua missione per salvare l’umanità e gli animali dal diluvio universale. Accanto a Crowe nel cast anche Jennifer Connelly (la moglie Naameh), Emma Watson (la figlia adottiva Ila), Logan Lerman e Douglas Booth (rispettivamente i figli Cam e Sem) ed Anthony Hopkins (Matusalemme). Il film uscirà negli Stati Uniti il 28 marzo e il 10 aprile arriverà in Italia. Ad accoglierlo, soprattutto all’estero, alcune polemiche da parte dei cristiani conservatori per le eccessive licenze artistiche che rivisitano la storia, ma anche di molti paesi islamici in cui sarà vietata la proiezione della pellicola perché rompe il tabù di non raffigurare i profeti.

L’indimenticabile interprete de Il Gladiatore, che a breve sarà sul set del nuovo film americano di Gabriele Muccino, è impegnato nel tour promozionale e da ieri si trova a Roma per presentare ufficialmente la pellicola alla stampa. “Parto da Mosca. La prossima tappa è una delle mie eterne preferite. Una città dove mi trattano come figliol prodigo”, ha scritto sul suo profilo di Twitter.

Nella città eterna Crowe, insieme ad Aronofsky, incontrerà anche Papa Francesco. Un incontro molto atteso e sentito dall’attore che – rumors contrari a parte – a quanto pare ci sarà. Nelle scorse settimane l’attore australiano era salito alla ribalta per la massiccia campagna di persuasione attraverso i social network, con cui invitava, se non addirittura supplicava, il Santo Padre a guardare il film di cui è protagonista. Inizialmente l’incontro sarebbe dovuto avvenire mercoledì mattina alle 8.30, nel corso dell’udienza generale. In realtà, come precisa, la Paramount attraverso il sito Hollywood Reporter, Crowe aveva solo intenzione di partecipare all’udienza del mercoledì in piazza San Pietro proprio per incontrare di persona il Pontefice, ma alla sua richiesta il Vaticano ha risposto che la presenza di una star di quel calibro avrebbe potuto causare dei problemi organizzativi e quindi sarebbe stato meglio non procedere. Dopo le dichiarate titubanze, l’incontro è avvenuto.

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