Il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, è intervenuto al Festival di Sanremo 2015. Si presenta con una corsetta bizzarra, sventolando la maglia della squadra di cui è presidente.
“Guarda come me so vestito pe’ veniì qua! Me so’ messo pure er papillon“. Ha portato una ventata di follia a questa serata che, a differenza delle precedenti, procede con fin troppa monotonia.
Dopo aver raccontato l’origine del suo soprannome “er viperetta“, fa un appello agli alluvionati in Liguria, alla città di Genova, del primo passo (economico) per risollevare la città: lui assieme ad presidenti hanno “donato del denaro. La parte nostra l’abbiamo fatta, ora tocca alle istituzioni“.
Verso la conclusione del suo intervento, Ferrero, ha svelato la sua “cover” per Sanremo 2015: “Una vita spericolata“. Quella che doveva essere solo una breve risposta ad una semplice domanda, invece, è il principio di un adorabile siparietto che vede il presidente intonare le prime parole della canzone di Vasco.
Dopo aver scoperto l’errore, rammaricato, il mitico presidente esce allo stesso modo dell’entrata: balletto confuso, maglietta sventolata.