La terza serata di Sanremo 2015, anche ieri grande successo di pubblico, è stata dedicata, oltre che alla gara dei giovani, alle cover di celebri canzoni italiane, che gli artisti in gara hanno scelto e riarrangiato per l’occasione.
Se molte ci hanno emozionato e commosso, alcune ci hanno deluso e, a volte, storcere anche il naso.
Ecco quali, secondo Blog Di Cultura, sono state le 5 peggiori esibizioni della serata
Raf – Rose Rosse
Scivolone per Raf nella serata delle cover, dove è risultato, senz’appello, il peggiore. Il cantante aveva scelto di riarrangiare Rose Rosse, il classico di Massimo Ranieri. Oltre a non averci convinto l’arrangiamento, un po’ confuso e lontano dalle intenzioni della canzone, la cosa che abbiamo più detestato è la voce. Tralasciando l’ovvio confronto con Ranieri, dotato di voce potente e di carattere, il cantante di Infinito ha “deliziato” l’Ariston con numerose stecche, inaccettabili per uno come lui.
Bianca Atzei – Ciao Amore Ciao
Sanremo 2015 doveva essere una consacrazione per la prezzemolina Bianca Atzei che, nonostante le collaborazioni di rilievo, non aveva ancora catturato l’attenzione del grande pubblico. Sinceramente la Atzei già con il suo brano non ci aveva convinto e non l’ha fatto neanche ieri, con la sua versione di Ciao Amore Ciao, bellissima canzone di Luigi Tenco. La Atzei è risultata statica e poco comunicativa e vocalmente sembrava una brutta copia di Giusy Ferreri.
Alex Britti – Io Mi Fermo Qui
Come Raf, anche il ritorno di Alex Britti al Festival era tra i più attesi. Eppure il cantante e chitarrista ha deluso in questa sua versione del classico dei Dik Dik, non convincendo a pieno anche a causa di numerose imprecisioni vocali.
Lara Fabian – Sto Male
La cantante belga, a differenza dei suoi colleghi, non ha avuto, ovviamente, problemi vocali. Il problema della cantante di Adagio è lo stile, vecchio oltre ogni modo. Sembrava un ritorno al 1800, anche per la scelta del look e, soprattutto, di un brano che definire obsoleto è riduttivo.
Nesli – Mare Mare
Il fratello di Fabri Fibra non ci ha convinto a pieno con l’interpretazione spenta e poco adatta al palco dell’Ariston di questo bellissimo brano di Luca Carboni, che consigliamo di recuperare nella versione in duetto con Cesare Cremonini.