Forse l’ospitata più interessante, dopo quella di Ezio Bosso, durante il Festival di Sanremo 2016: e trattandosi di Renato Zero, non c’è granché da sorprendersi.
Renatone, che si è esibito in un medley di suoi grandi successi, ha poi realizzato un monologo stralunato e zeppo di massime criptiche e sibilline, spaziando dagli alieni (gli omosessuali?) alla misteriosa Fonopoli, immaginaria città che sognava di costruire per i giovani amanti della musica.
Un’apparizione che non poteva passare inosservata su Twitter, dove gli utenti si sono divertiti a dire la propria sulla meravigliosa (e piuttosto oscura) incursione di Renato Zero al Festival.
Ma è Zero o Osho?#Sanremo2016
— Mirko Macari (@rattodisabina) 13 Febbraio 2016
Fonopoli è come il ponte sullo Stretto di Messina. #Sanremo2016
— Gonna In Corriera (@gonnaincorriera) 13 Febbraio 2016
I rischi di questi internet #Sanremo2016
— Luigia Pigia Parigia (@egodome) 13 Febbraio 2016
#Sanremo2016 Sorcini scatenati per zero: è topofestival
— Mario Luzzatto Fegiz (@MFegiz) 13 Febbraio 2016
Io ad ogni discorso di Renato Zero. #Sanremo2016 pic.twitter.com/Eh7g8GYhHn
— trashitaliano.it (@trash_italiano) 13 Febbraio 2016
Il monologo di Zero. #Sanremo2016 pic.twitter.com/Ugn75Pnqwh
— Pop Topoi (@PopTopoi) 13 Febbraio 2016
Renato Zero: "Togliamo i giovani dai rischi di quest'Internet ed insegnamogli la musica".
Così magari seguono le orme di Morgan#Sanremo2016— Pamela Ferrara ㋡ (@PamelaFerrara) 13 Febbraio 2016