Pochi giorni e ci siamo: il 9 febbraio comincia la 66° edizione del Festival di Sanremo. Quest’anno ad affiancare Carlo Conti ci sarà Gabriel Garko e, come sempre, due vallette: la comica Virginia Raffaele e la modella e attrice Mădălina Diana Ghenea.
Come se la caveranno? Sicuramente molto meglio di queste 5 vallette che hanno calcato il palco nelle precedenti edizioni del Festival.
Eleonora Vallone (1981)
Figlia di Raf Vallone, Eleonora si distinse per le numerose gaffes sul palco dell’Ariston. La più memorabile fu quando, per sbaglio, mostrò il sedere. Il vestito che indossava era realizzato con tessuti talmente leggeri che bastava un minimo per far sì che la gonna si alzasse. Così è successo: milioni di spettatori vennero a sapere che la Vallone non indossava le mutandine, e il giorno dopo il fermo-immagine incriminante era su tutte le riviste scandalistiche d’Italia.
Ecco a chi si è ispirata Belen quando ha mostrato la farfallina..
Valeria Marini (1997)
Nella 47° edizione del Festival, per la gioia di Baudo, Chiambretti e di tutto il pubblico maschile, la Valeriona nazionale ha indossato abiti che mettevano in risalto le sue forme da bambolona. Questo di per sé non è certo un problema: le vallette di Sanremo sono per definizione belle, è giusto che si facciano ammirare. Il fatto è che Valeria aveva deciso di calarsi nella parte della valletta “bella ma stupida”: rideva per ogni minima cosa, e camminava sul palco dell’Ariston con movenze esagerate. Sembrava la parodia di se stessa. Assolutamente fastidiosa.
Elisabetta Canalis (2011)
Scelta nel 2011 per affiancare Gianni Morandi in coppia con Belen Rodriguez, in quel periodo Elisabetta Canalis cavalcava l’onda del gossip a causa della recente rottura con George Clooney. Averla sul palco dell’Ariston sembrava dunque la scelta più azzeccata, ma è bastato un attimo per capire che quel ruolo non faceva per lei.
L’ex velina ha dimostrato sin da subito di non avere nessun talento: non sapeva cantare, non sapeva ballare, non sapeva presentare. Non riusciva nemmeno a rendersi simpatica, perché troppo impacciata sul palco e troppo impegnata a cercare l’approvazione di Morandi e del pubblico.
Sapeva ridere, quello sì: come dimenticare l’irritante risatina che faceva ogni volta che non sapeva cosa dire e doveva mascherare il proprio disagio?
Ivana Mrázová (2012)
Quando Gianni Morandi l’ha voluta a fianco a lui per il 62° Festival di Sanremo, la bellissima Ivana Mrázová era praticamente sconosciuta in Italia. E oggi.. Continua ad esserlo! Quindi tranquilli se non ve la ricordate, perché Ivana non si è fatta notare nemmeno sul palco dell’Ariston: non parlando bene italiano, la modella ceca ha interpretato davvero il ruolo di “bella statuina”, in barba a tutte quelle femministe che volevano la valletta spigliata e intelligente, oltre che bella.
Inoltre la Mrázová l’ha combinata davvero grossa: è mancata alla prima serata, a causa di una forte cervicalgia. Un gesto che il pubblico non ha assolutamente gradito.
A sostituire Ivana durante la prima serata sono state le vallette dell’anno precedente, Belen Rodriguez ed Elisabetta Canalis. Qui di seguito un video che mostra il piccolo diverbio tra le due sulla pronuncia del cognome della Mrázová, e l’evidente imbarazzo di quest’ultima nel salire sul palco dell’Ariston. Fa quasi tenerezza, se non fosse che ha una risatina orribile.
Rocío Muñoz Morales (2015)
Sulla presenza scenica della nuova signora Bova, nulla da ridire: già bella di suo, ha indossato degli abiti che esaltavano la sua figura, mentre Emma Marrone e Arisa sono state prese in giro più volte dai social per i loro outfit.
Rocio però ha perso sulla simpatia: un po’ come la Canalis qualche hanno prima, l’attrice spagnola ha cercato a tutti i costi l’approvazione di tutti, ottenendo però l’effetto contrario. Il pubblico non ha mai riso ai suoi tentativi di battute, anzi l’avrebbe voluta più silenziosa a causa della sua voce irritante.
E come dimenticare le volte in cui tentava di spiegare a Carlo Conti il significato di certi proverbi spagnoli? Il povero conduttore la guardava stranito, in platea calava il silenzio e la povera Rocio capiva così che il suo tentativo di esser simpatica non era andato a segno.