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A chi non piacerebbe poter ricordare solo una parte della propria vita eliminando dalla memoria i ricordi meno piacevoli? La mente e la psiche umana, zone ancora poco conosciute della psicanalisi, tendono a cancellare le esperienze e i ricordi più brutti ma spesso accade che anche le belle sensazioni vengono sopite e ci si dimentica di alcuni momenti, di alcune situazioni e ricordi che invece hanno avuto una decisiva importanza nella nostra infanzia.

Numerosi sono gli studi e le ricerche effettuate in merito alla possibilità di recuperare le memorie e i ricordi personali. E’ davvero possibile far riaffiorare un ricordo legato ad una persona, ad una sensazione? Dicono che la musica aiuti: fa immergere l’istinto nella pace assoluta e libera la mente dalla frenesia della vita. Così la memoria è libera di “volare” e i ricordi, quelli sopiti e più importanti, ritornano a galla, riaffiorano toccando la sensibilità di ognuno di noi, andando a sollevare la “coperta dell’oblio” e permettendo alla mente di ricordare.

Sembra essere stata scoperta la “Frequenza dei ricordi”, una melodia che penetra nella mente umana e porta chi l’ascolta a commuoversi ed emozionarsi fino a piangere, riportando alla memoria ricordi legati ai genitori, ai nonni o alla famiglia, alle persone più importanti nella vita di ognuno.

La frequenza sonora in grado di stimolare i ricordi più profondi.

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