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La scuola è al centro delle polemiche in questi giorni, anche perché a pochi giorni dall’inizio della scuola, ancora non sono arrivati i banchi e soprattutto ancora non si conoscono le misure anti-Coronavirus da adottare. A quanto pare, sembrerebbe che in caso di contagio, non dovrà essere chiusa tutta la scuola, ma andrà in quarantena solo una classe. Nonostante queste decisioni, sempre se poi saranno confermate, gli studenti non sanno quando entrare, gli orari, niente.

 

Scuola: la confusione più totale

 

La scuola è ancora al centro dell’indecisione più totale, prima di tutto perché non sono ancora arrivati i banchi, o comunque non in tutti gli istituti italiani. Oltre a questo problema, c’è quello degli orari: gli alunni entreranno a scaglioni oppure direttamente tutti allo stesso orario? Ci sono scuole poi che inizieranno il 14, altre invece che inizieranno dopo le elezioni. Da aggiungere poi il caso di quelle che non possono proprio aprire i battenti, perché già hanno dei casi di Covid tra i membri del personale. Alle domande che i giornalisti rivolgono alla ministra, la stessa risponde con estrema calma. Nonostante questo, non sembra mai dire nulla di concreto, tranne che la scuola inizierà in Italia il 14 settembre. Questa sembra essere infatti l’unica certezza, anche se ormai sa vacillando anche questa.

 

Le misure anti-Covid

 

Se una classe presenta un contagiato, allora andrà in quarantena. L’istituto però non chiuderà, a meno che i casi siano così gravi o numerosi, tanto da doverla chiudere. Sebbene queste sembrino le nuove regole, in realtà anche su queste c’è confusione. In più viene lasciato direttamente ai genitori il compito di misurare la febbre ai figli prima di andare a scuola. Di conseguenza, se qualcuno se ne dimentica e il figlio presenta i sintomi di febbre, si rischia di creare un contagio di grave entità. Insomma, le lezioni inizieranno fra pochi giorni, ma con tantissime contraddizioni.

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