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Uomo, pilota, mito, in parole povere Ayrton Senna.

Il primo maggio si celebreranno i 23 anni dalla sua scomparsa, e quale miglior modo se non inaugurare una mostra sul suo mito?

A lui è dedicata la mostra fotografica “Ayrton Senna. L’ultima notte” inserita all’interno della collezione permanente del museo Lamborghini di Sant’Agata Bolognese, visitabile ogni giorno fino al 9 ottobre.

Tante foto, ma non solo. In bella mostra ci sono anche tutte le monoposto con cui il pilota brasiliano corse, dall’esordio fino alla sua morte (1 Maggio 1994).

Tra le vetture anche presente la MP4/8 bianca, identica a quella del test dell’Estoril in cui Senna provò una McLaren con motore Lamborghini.

Nel giorno dell’inaugurazione molti sono stati i visi noti, pronti a commemorare la vita e i successi di un grande uomo come Senna.

Tra i vari nomi il presidente Lamborghini Stefano Domenicali, che ha inaugurato la mostra, con lui Erole Colombo e Giorgio Terruzzi, autori e curatori della storia fotografica, i piloti Riccardo Patrese, Mauro Baldi, Pierluigi Martini, e molti altri.

Impattanti le parole di Terruzzi nel volume che racchiude le immagini più belle della vita del pilota: “Raccontare Ayrton Senna non è cosa semplice. Comporta attraversare un’avventura agonistica particolarmente intensa, avere a che fare con l’anima esposta di un uomo complesso, tornare su un epilogo tragico”.

Un uomo che ha influenzato non solo il mondo automobilistico ma anche il cinema, la musica, lo sport tutto.

Venne ricordato da Lucio Dalla nella canzone “Ayrton”, scritta per Lucio da Paolo Montevecchi.

In occasione del Gran Premio del Brasile 2010 è stato presentato per il lancio internazionale il film biografico “Senna”.

Ancora oggi, ogni giorno, nel cimitero di San Paolo, dove risiede il corpo del pilota, i suoi connazionali arrivano per dedicargli un saluto, una carezza, anche un semplice pensiero.

Un mito, commemorato con tutto l’affetto da coloro che ancora lo amano.

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