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Il 2014 non è stato un anno col botto per le serie tv; certamente ci sono stati prodotti eccezionali come “True Detective” e alcune nuove stagioni di serie di successo che hanno avuto ottimo riscontro ma siamo ben lontani da annate ricche di telefilm imperdibili. Delle migliori serie tv abbiamo infatti già parlato stilando una nostra classifica di redazione. A fine anno però è tempo di fare anche i bilanci dei flop tra le serie tv del 2014, prodotti gonfiati e pubblicizzati, ricoperti di grande responsabilità ma che non sono poi risultate alla fine all’altezza delle aspettative. Ecco quindi le cinque grandi delusione del 2014 secondo Blog Di Cultura.

Gotham

serie tv le 5 delusioni del 2014
Nell’anno del 75esimo anniversario dalla nascita di Batman è stato proposto un “prequel” delle grandi avventure del supereroe incarnato nell’ultima trilogia cinematografica da Christian Bale. Un Bruce Wayne ancora bambino e un commissario Gordon ai suoi inizi nella polizia, interpretato da un inedito Benjamin “Ryan” McKenzie; il tutto in una città, la celebre Gotham, simbolo del malaffare, della corruzione che però non è bastata a dare un tocco di novità ad una leggenda dei supereroi come Batman sul quale è stato fatto di tutto, da film a fumetti passando per i cartoni animati.

Extant

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Sulla scia di “Gravity”, non è bastata una Halle Berry versione astronauta per fare di “Extant” un successo. La CBS aveva persino puntato sulla coproduzione di un nome come quello di Steven Spielberg ma la serie non è decollata né negli USA né tanto meno in Italia dato il passaggio su un canale assolutamente inadatto come Rai Tre.

State Of Affairs

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Nomi noti nel cast di questa serie fin dalla protagonista Katherine Heigel, la Izzie di “Grey’s Anatomy”, ma anche Alfre Woodard e Adam Kaufman. Il prodotto però appare come qualcosa di già visto: i grandi uffici alla Casa Bianca, trame segrete tra i potenti, un’eroina che cerca di smascherare i cattivi. La Heigel però continua ad apparire al meglio nelle commedie divertenti.

Dracula

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Il bel Jonathan Rhys Meyers meritava qualche episodio in più, fosse anche solo per il suo fascino indiscusso. Il tempo dei vampiri invece appare proprio al suo termine: la saga di Twilight ormai è storia antica, “True Blood” ha fatto il suo tempo e per “The Vampire Diaries” è arrivato il momento di chiudere i battenti. Questo Dracula però, davvero cattivo e senza momento di redenzione, aveva del potenziale, peccato il pessimo tempismo della serie.

Gracepoint

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“Broadchurch” è un prodotto di altissimo livello, con un David Tennant, l’amatissimo Decimo Dottore, eccezionale. Per questo motivo non era necessaria una versione americana di questo ottimo prodotto inglese, per giunta con lo stesso protagonista che però indiscutibilmente ci piace di più con i capelli corti. Per questo motivo si aspetta con ansia la seconda stagione di “Broadchurch” mentre “Gracepoint” può cadere nel dimenticatoio senza rimpianti.

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