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Notizia choc e che ha dell’assurdo giunge in modo netto e diretto senza preamboli sugli schermi degli italiani. Nella scorsa puntata del programma che va in onda su Italia Uno, Le Iene, condotto da Ilaria Blasi si è denunciata l’ultima moda choc del momento: sembra inaudito ma c’è gente che cerca spontaneamente di contrarre l’hiv. Una tendenza che ha dell’inverosimile, che è arrivata in Italia dagli Stati Uniti.

Addirittura, come si spiega nel servizio del programma Le Iene, sul cui sito web il video in merito all’argomento ha effettuato milioni di visualizzazioni, esiste una vera e propria comunità, anche virtuale, che si è organizzata in modo efficace per combinare gli incontri tra chi è ancora sieronegativo e chi già è malato, o sieropositivo in terapia, ed è disposto a infettare gli altri.

Questi incontri hanno la funzione di mettere in contatto le persone che fanno parte della comunità: l’intenzione è quindi quella di contrarre il virus, una scelta personale, da quanto sembra emerso dalle ricerche effettuate a Le Iene è anche una scelta non obbligata e folle se si pensa che ancora non c’è, nonostante i progressi nel campo medico e scientifico, un rimedio o una cura definitiva contro l’hiv-Aids e che la malattia – in Italia come in altri paesi – è ancora vista con sospetto e i malati di hiv sono considerati come in passato da tenere lontani.

Senza considerare il fatto che il 30% delle persone con l’hiv non sanno di esserlo e lo scoprono spesso per caso. Il motivo che sta alla base di questa scelta sarebbe quello di poter, una volta contagiati e quasi impossibilitati a condurre una vita normale, fare sesso liberamente senza dover più usare il preservativo. Così facendo si rischia però di contagiare le persone sane che non sanno di avere rapporti con persone infette dalla malattia e il virus si propaga inconsapevolmente in modo esagerato aumentando il numero dei sieropositivi. Questa moda choc ha dell’assurdo considerando che ci si sottopone al rischio di prendere altre malattie incurabili, come l’epatite e la sifilide.

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