Un disegno stilizzato della sua figura, così come l’arte l’ha dipinta, con l’immancabile penna in mano e circondato dalle sue opere principali: da Giulio Cesare a Romeo e Giulietta, da Re Lear ad Amleto. È così che Google rende omaggio a William Shakespeare, a 400 anni esatti dalla morte del Bardo dell’Avon, morto nella sua cittadina natale proprio il 23 aprile 1616.
Considerato il drammaturgo più importante di sempre, oltreché scrittore britannico più influente di ogni epoca, a William Shakespeare e alla sua immortale figura sono dedicate quest’anno diverse iniziative. E mentre l’Amleto interpretato da Benedict Cumberbatch sta riscuotendo un enorme successo nelle sale di mezzo mondo grazie alla collaborazione con Nexo Digital, per tutta questa settimana il canale Iris ha trasmesso in prima serata film tratti dalle opere del Bardo, da Romeo + Giulietta a Riccardo III (in onda stasera), passando per Shakespeare in Love: il film del 1999 di John Madden, con Joseph Fiennes nei panni del giovane e innamorato Shakespeare ha vinto 7 Premi Oscar.
A 400 anni dalla sua scomparsa e con un infinita mole di opere letterarie, teatrali e cinematografiche gravitanti attorno al suo pensiero, la figura di William Shakespeare rimane a tutt’oggi misteriosa e poco lineare, specie a proposito della sua reale identità: tra chi lo riteneva un semplice prestanome (di un autore che preferiva rimanere in incognito) e chi colloca le sue origini addirittura in Italia (a Messina, ne parlò qualche anno fa pure il programma Voyager), il Bardo di Avon non smette di affascinare l’intelletto del’uomo 3.0.