Da poche settimane è tornato il Campionato di calcio più agguerrito che esista: la Serie A. Per la disperazione di tante signore, e per la gioia di tanti signori, anche se le tifose italiane sono in costante aumento.
L’estate è stata sempre una stagione dura per gli appassionati di calcio, orfani per mesi delle partite, delle tensioni e delle polemiche da bar, quelle tipiche di ogni weekend. Ma tranquilli tutti. In un mondo sempre più legato alle novità e alle tecnologie c’è una tv che ha riempito il vuoto assumendosi il compito di raccontare con dedizione e continuità le vicende estive più intriganti. Si chiama Sportitalia, presente sia su Sky (canale 225) e sia sul Digitale Terrestre (canale 60).
Nata nel 2004 su iniziativa del finanziere tunisino Tarak Ben Ammar, ha attraversato diverse fasi, alternando periodi floridi a momenti di crisi.
Nel 2013 furono avviate le procedure di fallimento. Ma dopo un periodo di silenzio, lungo e assordante, arriva la svolta buona: il 2 giugno 2014 Ammar riparte in società con il suo più conosciuto e autorevole collaboratore, Michele Criscitiello, che assume anche il ruolo di direttore dell’emittente.
Ottimizzazione delle risorse, scelta oculata di conduttori, giornalisti e tecnici, totale dedizione alla sua causa sono il suo imprescindibile mantra.
Così nel giro di tre anni la rete ha conquistato stabilità economica e sempre più spettatori.
Criscitiello, dopo aver esordito nelle Tv locali della sua Avellino, era approdato a Milano e a Sportitalia giovanissimo, mettendosi in luce come giornalista infaticabile, originale, coraggioso. Nel 2008 inventa e conduce la trasmissione “Speciale calciomercato”, in onda ogni sera alle 23.
Partendo da questo punto fermo, il neodirettore ha avuto l’abilità di costruire un palinsesto serrato, forte, credibile, soprattutto legato al calcio, ma non solo. “La forza attuale di Sportitalia è nella presenza e nel supporto costante della direzione in ogni attimo della giornata”.