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Il quarto episodio dell’imperdibile serie tv poliziesca che ha incollato al piccolo schermo milioni di telespettatori rivela nuove verità che si ricollegano al passato. In Squadra Antimafia 6 niente accade per caso. Avevamo lasciato l’astuto De Silva in procinto di praticare l’elettroshock all’indifesa Rosy Abate: la donna è dall’inizio della serie in una fase di perdita della memoria e di catatonia permanente. Ma una soffiata del corrotto giudice Pulvirenti avvisa il cattivissimo della serie che la Duomo di Catania è sulle sue tracce.

De Silva rapisce Rosy e incomincia un lungo e rocambolesco inseguimento. Domenico Calcaterra non si arrende e indagando capisce che l’obiettivo dell’inseguito è far ritornare la memoria alla mafiosa di Palermo puntando sugli affetti: infatti i due si trovano al cimitero di Catania davanti la tomba del piccolo Leonardino. Rosy recupera la memoria, tutti i suoi ricordi e riferisce le importanti informazioni sulla vera identità di un vecchio agente dei servizi Segreti, Lorenzo Arcieri, che collaborava con De Silva.

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Calcaterra e la sua squadra arrivano sul posto, riescono a prendere Rosy mentre tenta di suicidarsi ma De Silva riesce a scappare e a mettersi alla ricerca di Arcieri. Una nuova operazione attende la squadra antimafia della Duomo. Trovare Arcieri prima di De Silva e proteggerlo. Presto fatto: lo scontro si conclude con la cattura del primo e la fuga del secondo. Rosy e Arcieri aiutano la Duomo rivelando alcune importanti informazioni. Finalmente esce fuori la verità: Goffredo Pulvirenti è la talpa.

Disperato per essere stato scoperto, il giudice scappa con un ostaggio, chiedendo l’aiuto di De Silva con cui collabora per conto di Crisalide. L’ex membro dei servizi Segreti ha altri progetti per il giudice corrotto: lo uccide a sangue freddo inscenando un suicidio per depistare la squadra della Duomo. Con la morte di Pulvirenti si chiude il primo capitolo della serie: Gaetano Palladino, l’ispettore della Duomo, ha avuto giustizia.

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Intanto i Ragno sono sempre più sotto assedio e perdono uomini e rispetto a Catania. Le informazioni sul loro conto non sono più disponibili: Pietrangeli, infiltrato nelle carceri, viene scoperto e aggredito. Si salva grazie all’aiuto del compagno di cella.
Ultima verità di questa avvincente puntata di Squadra Antimafia 6 è la granitica fedeltà che De Silva mostra per Crisalide.
L’organizzazione è una vera e propria setta dinastica: il capo di Crisalide è soddisfatto del lavoro compiuto dal cattivissimo della serie.

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