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Nonostante il cambio di messa in onda, dal lunedì al mercoledì, la sesta stagione di Squadra Antimafia raggiunge il pieno di visione anche per il sesto episodio. La serie targata Taodue film con la produzione di Pietro Valsecchi si apre questa sera con il funerale di Angelino, fratello di Saro Ragno, braccio destro di Ettore e Rachele Ragno. La famiglia mafiosa di Catania è sempre più con l’acqua alla gola e decide di allearsi con le altre famiglie criminali decimate da Don Basile, alleato di Crisalide, durante il summit.

Intanto Calcaterra si occupa con il magistrato di trovare una nuova meta per Rosy Abate. L’ex mafiosa, diventata da pentita a collaboratore di giustizia, è entrata in un programma di protezione. Il vicequestore della Duomo viene preso in stato di fermo, incastrato da Crisalide che vuole creare diversivi e mettere in difficoltà la squadra antimafia di Catania. Sospettato e indagato, Calcaterra viene aiutato da Lara Colombo e dai ragazzi della Duomo con indagini ufficiose che riguardano anche De Silva.

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I Ragno cercano di fare piazza pulita, di allearsi con le altre famiglie mafiose per creare un fronte anti Crisalide ed eliminare Don Basile. Ma la loro azione e il loro gioco di forza viene deliberatamente ostacolato dal più abile De Silva: i suoi metodi poco ortodossi portano Don Basile dalla sua parte e quindi lo convincono a collaborare con e per Crisalide. Don Basile rappresenterebbe la copertura ufficiale e la parte pulita delle attività criminose della potente organizzazione in cambio di nuovi affari, attività redditizie e potere su tutto il territorio siciliano.

Però, Domenico Calcaterra e la sua squadra che conoscono da anni il modus operandi del cattivissimo della serie continuano ad indagare in diverse direzioni: da un lato sulla famiglia Ragno ufficialmente attraverso un informatore che viene poi ammazzato e dall’altro lato sui piani di Crisalide e le mosse imprevedibili di De Silva in modo, questa volta, non proprio inerente alle regole della giustizia.

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Diverse sono le accuse e le denunce fatte contro Calcaterra, sospettato di estorcere soldi ad alcuni informatori di giustizia. Fuori da ogni controllo, Domenico viene sospeso dall’incarico e dalle indagini su Crisalide. Ora è da solo e agisce per contro proprio mentre I Ragno vengono ancora una volta colti da un agguato e una sparatoria: Saro ed Ettore sono feriti ma ancora vivi.

Lara però arriva a scoprire la verità: Calcaterra ha mobilitato una “guerra personale” raccogliendo soldi, amicizie e armi non dichiarate per combattere Crisalide. “Ho giurato fedeltà allo Stato ma non a quello che non ci rispetta, che protegge i propri affari e che non tutela il popolo. Questo Stato non mi rappresenta.” Con queste parole Calcaterra si giustifica con la collega Lara.

In preda alla follia e senza più nulla da perdere dopo aver visto Lara baciarsi con il collega Pietrangeli, Calcaterra va da Rosy che sta per partire e trascorrere con lei la notte. Intanto aggredisce l’amico e collega Sandro che deve arrestarlo poiché le accuse sul suo conto non sono cadute. Domenico scappa e accetta di allearsi con Rachele e i Ragno, scoprendo il loro nascondiglio.

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Ma la verità è un’altra: Calcaterra ha montato una commedia convincendo la squadra di essere corrotto e di voler infrangere le regole. Insieme con Alfieri, ex membro di Crisalide, il vicequestore riesce a farsi accettare dai Ragno e a collaborare insieme per sventrare l’organizzazione. Il loro obiettivo è eliminare Crisalide e risanare le sfere alte del potere e dello stato a qualunque costo.

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