La quarta puntata di Squadra Antimafia 7 si apre con una scena commovente e triste allo stesso tempo. Avevamo lasciato la squadra della Duomo in ospedale preoccupata per la sorte della collega Lara Colombo; la poliziotta muore e Sandro Pietrangeli, il compagno, disperato per la tragica perdita accusa il capo della squadra Tempofosco di essere il responsabile della situazione. Sfiduciato e ripreso dai colleghi e dai superiori, Tempofosco si butta a capofitto nelle indagini e scopre che il corrotto giudice Barca è stato ucciso. Le accuse e i sospetti cadono inevitabilmente su Spagnardi e Veronica Colombo.
Mentre sono alla calcagna dei Maglio e scoprono i loro ultimo nascondiglio, Spagnardi organizza la fuga e riesce a scappare con il clan mafioso. Il loro obiettivo è trovare la Ferretti e sequestrarle la chiave di Crisalide. Sebbene Tempofosco ha raccontato la verità sulla chiave di Crisalide ma il magistrato nega tutto. C’è in rischio la vita della figlia. Calcaterra torna dal medico in ospedale: ha bisogno di qualche antidolorifico perché la sua mente inizia a giocargli brutti scherzi. Non ricorda cosa ha fatto e come sia tornato a casa, i vuoti di memoria aumentano e non gli permettono di essere lucido. Domenico tra delirio e dolore si unisce alla squadra e, senza ricordare di essere il probabile assassino di Barca, ammazza un “picciotto” dei Maglio, inviato ad ammazzare la compagna di Sciuto, Carmela Ragno, unica parente di Rachele.
Tra i Maglio e i Corvo è guerra aperta. Gli ultimi riescono attraverso alcune vecchie alleanze dei Ragno a sfuggire ad un attentato del clan nemico. Spagnardi e Don Calogero cercano di individuare un nuovo possibile giudice da corrompere per avere un infiltrato che passi informazioni circa la zona riservata di protezione in cui è stata trasferita Ada Ferretti, intanto la donna chiede di portare la figlia da un medico e in ospedale riceve da qualcuno un cellulare e un numero.
Continuano le ostilità tra Sandro e Tempofosco anche durante la veglia funebre di Lara, mentre Calcaterra decidere di vendicarsi da solo della morte della collega e della donna che ha amato. Sandro e Sciuto iniziano a capire che il vicequestore non è più quello di un tempo. La Ferretti con uno stratagemma riesce a scappare, prende la chiave di Crisalide e cambia il suo nascondiglio: non si fida più di nessuno. Dopo aver avuto un brutto litigio con Tempofosco, Sandro lascia la Duomo e chiede aiuto a Calcaterra per seguire le indagini in “solitaria.” Calcaterra consiglia di fare un passo indietro e a mente lucida decide di ritornare nel luogo base di Crisalide e cercare l’archivio dell Vecchio capo, ammazzato da Spagnardi, il possessore della chiave.
Ferretti riceve delle indicazioni da un contatto e riesce a mettersi in comunicazione con Veronica Colombo, la donna le propone un accordo: un milione di euro in cambio della chiave di Crisalide. Don Calogero organizza il tutto ma Spagnardi non di fida. Intanto Calcaterra e Sandro scoprono una cassaforte e un codice che potrebbe far risalire alla copia dell’archivio di Mattia, il vecchio capo di Crisalide e grazie all’aiuto della Cantalupo riescono a trovare un vecchio artigiano, che ha lavorato per il capo di Crisalide e le informazioni raccolte portano in un cimitero poco distante da Catania.
La Colombo inganna la Ferretti e dopo averle presto la chiave con Spagnardi si recano al cimitero e trovano l’archivio di Crisalide ma la coppia Sandro-Domenico con l’arrivo tempestivo di Tempofosco catturano parte dei Maglio, sequestrano l’archivio e stanno per catturare anche Spagnardi, l’uomo ferito si getta da un ponte. La Ferretti, tenuta in ostaggio dalla Colombo, deve morire perché l’operazione del recupero dell’archivio è fallita. L’ex sindaco di Baia d’Angelo ordina la sua morte ma l’intera squadra dei maglio viene fatta fuori dal Kalashnikov di De Silva. L’agente dei servizi segreti è il contatto del magistrato Ferretti. Aiuta la donna in cambio del recupero dell’archivio. Prima di ammazzare Veronica, l’uomo le manda i saluti del piccolo Leonardino Abate. Che il figlio di Rosy sia ancora vivo?
L’ex agente De Silva irrompe nella casa-famiglia in cui è tenuta Sara Ferretti e la riporta dalla madre: tutto è pronto tra le due donne ma la polizia arriva tardi e vede l’areo decollare con le due protette. La Cantalupo sta decodificando e decriptando l’archivio recuperato, mentre Tempofosco si complimenta con Sandro per il decisivo intervento nell’operazione. L’ispettore si scusa con il capo e decide di restare alla Duomo, mentre tutti si chiedono per chi lavori De Silva e perché ha aiutato la Ferretti a fuggire.
Intanto alla Duomo alcuni documenti criptati sono stati decodificati. Ritornata a casa la Cantalupo racconta al suocero di aver finalmente messo le mani sull’archivio di Crisalide, hanno l’opportunità di arrivare al Broker. Ma l’uomo avvisa qualcuno di questo importante dettaglio: la Duomo può arrivare alla verità. Che sia lui il Broker?