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Un attore che non stanca mai, che è sempre pronto a stupire, a mettersi in gioco e a non piegarsi alle regole della fama (o fame) di Hollywood, tanto da dichiarare: “La fama ti rende un perfetto idiota per un anno e mezzo o due“. Bill Murray è l’attore scelto da Theodore Melfi per il film “St. Vincent” che uscirà il 18 dicembre in Italia e che promette bene. Infatti è fresco di ben due candidature conquistate ai Golden Globes: risulta nella cinquina della migliore commedia o musical e grazie all’interpretazione di Murray tra i migliori attori protagonisti di commedia o musical.

Un santo politicamente scorretto, ecco come si definisce il personaggio di Bill Murray che si trova in St. Vincent. Murray ha riservato diversi complimenti al regista col quale sembra aver stretto un legame artistico d’intesa e stima: “Ted ha una scrittura che apprezzo molto, riesce a trasmettere emozioni senza scadere nel sentimentalismo. L’emozione la senti, non ti viene imposta. Ti arriva, e basta. La senti in modo naturale, nascosta nelle pieghe delle parole“.

La trama si ispira a una storia vera, capitata al regista, e legata alla decisione di adottare insieme alla moglie sua nipote, dopo che la bambina aveva perso il papà (fratello del regista) genitore single, ed era rimasta così sola al mondo. La parte del ‘santo’, del sessantenne burbero, un po’ come il Jack Nicholson di “Qualcosa è cambiato”, lo rende estremamente credibile e affascinante tanto che qualcuno ne vocifera non solo la vittoria ai Golden Globes ma anche agli Oscar.

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