Sul fatto che Star Wars VII, Il Risveglio della Forza, sia il film evento dell’anno ci sono davvero pochi dubbi, sulle possibilità che sgretoli ogni record ancora meno. La pellicola che segna il continuo della saga ideata negli anni 70 da un giovanissimo George Lucas, riprenderà circa 30 anni dopo la fine de “Il Ritorno del Jedi”, terzo film della trilogia tradizionale, e vedrà come protagonisti i personaggi simbolo di Harrison Ford/ Han Solo, Carrie Fisher/ Leila Organa e Mark Hamill/Luke Skywalker.
Proprio attorno all’ultimo jedi, si racchiudono i misteri più grandi della pellicola, con la scelta discussa ma sicuramente riuscita di non farlo apparire nel trailer, che apre ad una serie di interrogativi sul suo destino, molti dei quali fantasiosi, ma accuratamente mai smentiti da quel genio del marketing che è J.J. Abrams.
Partendo dalle poche immagini a disposizione, l’unico collegamento possibile al personaggio di Luke Skywalker nei poco più di 2 minuti a disposizione, è quello dell’eremita che con un solo tocco (presumibilmente legato alla Forza) riesce a riattivare RD-D2, ma gli elementi sono davvero troppo pochi per tracciare un identikit esaustivo di ciò che è adesso il jedi in grado di sconfiggere il terribile Imperatore e di riportare la pace nella galassia di Guerre Stellari.
Un Mark Hamill criptatissimo come sempre non ha d’altronde fatto nulla per sbilanciarsi, e in questi mesi ha mantenuto il più totale riserbo riguardo il destino del suo personaggio. L’unico momento in cui sembra essersi sbottonato è quello della recente intervista a “Famous Monsters of Filmland”, dove ha definito gli obiettivi dei personaggi storici, tra i quali il suo Luke “diversi nella dinamica” del film. Questo però apre ad ulteriori domande, con clamorosi scenari che lo vorrebbero passato al Lato Oscuro della Forza. Questa teoria vedrebbe addirittura un Luke che avrebbe insegnato tutti i segreti della Forza al discepolo Kylo Ren (l’uomo mascherato che proprio nel trailer parla con la maschera carbonizzata di Darth Vader promettendogli di proseguire il lavoro lasciato incompiuto).
Per Luke dunque un ruolo da super villain paragonabile a quello dell’Imperatore Palpatine, capo dei Sith e mentore di Anakyn/ Darth Vader? Teoria assurda ma non impossibile, anche se molti fan escludono che J.J. Abrams abbia voluto ricalcare in pieno la formula di George Lucas; ma d’altro canto proprio l’ideatore della saga, lasciato fuori dal nuovo progetto, ha più volte ripetuto che possibili sequel di Star Wars hanno perso senso laddove si è risolto nel capitolo VI il conflitto familiare tra Luke e il padre. Che abbiano voluto ideare proprio per questo uno schema simile e collaudato?
Il trailer vede poi un ormai vecchio Han Solo affermare che “le storie che si raccontano sono vere”; facile dedurre che si riferisca ad una mitologia, quella della Forza e del Lato Oscuro, passata quasi in disuso dopo tutto quel tempo. Ma se invece si riferisse alla misteriosa scomparsa di Luke Skywalker? Che nel frame in cui abbraccia una sconsolata Leila, i due stiano pensando al triste destino dello jedi? D’altronde se i Sith sono stati sterminati, perchè i cattivi della nuova pellicola ricordano fedelmente quelli delle vecchie? E chi avrebbe insegnato a Kylo Ren le arti oscure?
Accanto alla strana ipotesi di un Luke Skywalker cattivo, quella più pacata di lui in versione eremita, magari sopraffatto dal peso di un destino che l’ha visto dover sconfiggere e portare alla morte il padre. La sorella Leila è una combattente, un generale che non abbandona le proprie fila, ma chi può escludere che invece il jedi non abbia deciso di ritirarsi in solitudine, un po’ come il suo mentore Obi Wan Kenobi?
Ciò che sembra invece certo è che per conoscere davvero il destino di Luke Skywalker non basterà il nuovo capitolo, ma bisognerà attendere il resto della nuova trilogia. Mark Hamill apparirà pochissimo in Star Wars VII, e di sicuro i pochi momenti che gli saranno dedicati, non basteranno a districare un mistero fitto.
