Che fosse il film più atteso degli ultimi anni lo si sapeva abbondantemente, ma che potesse superare per alcuni versi nella trama anche le più rosee attese, quello no. Star Wars VII è un film che non delude e che apre a nuovi straordinari scenari che saranno risolti soltanto con gli ultimi due capitoli della nuova trilogia.
Come nelle opere di George Lucas, anche in questa i rapporti tra i protagonisti giocano un ruolo chiave, con legami abilmente celati da J.J. Abrams nella lunga attesa che ha accompagnato l’esordio della pellicola. Kylo Ren, il nuovo villain (o perlomeno uno dei nuovi cattivi), l’emulo di Darth Vader, forse il personaggio più attraente della nuova trilogia di Star Wars, si scopre essere infatti fin dall’inizio del film, il figlio di Han Solo e di Leila Organa. Un ragazzo perciò in cui scorre la Forza, e che per ragioni ancora sconosciute, ha deciso di seguire il Lato Oscuro e di abbandonare la Repubblica mettendosi al servizio del Primo Ordine.
A completare uno scenario già di per sè affascinante, e che porta alla scomparsa di un personaggio amatissimo della saga, il fatto che ad insegnare la strada della Forza e l’arte della spada laser al giovane Kylo Ren, è stato proprio quel Luke Skywalker che nella pellicola è scomparso, e alla cui ricerca si mette la Repubblica nel tentativo di fermare i nuovi nemici.