I Subsonica tornano con 8, un nuovo disco che riparte dalle origini che, nel lontano 97, lanciarono la band con le sue sonorità cupe e elettroniche.
“Si tratta di una provocazione: oggi questi suoni sono di nuovo nell’aria, e proliferano linguaggi hip-hop come negli anni del trip-hop: gli anni ’20 saranno i nuovi anni ’90, anche politicamente, penso”, raccontano intervistati da Ansa.
Continuano a parlare degli anni 90, spiegando: “In quel periodo c’era un sottobosco di musica alternativa potente che si stava affacciando nel mainstream: sembrava quasi di andare a rapinare i vascelli più ricchi. Con trap e nuovi cantautori sembra quasi di rivivere quell’epoca”.
Poi spiegano il singolo “Bottiglie Rotte” “Forse è il brano che cerca di guardare di più negli occhi un presente che ci pone davanti a scelte cruciali”, l’album parla anche di politica, con pezzi come “La fenice”: “Può riferirsi a quelle figure egotiche, a una in particolare che ha influenzato i nostri anni, ma pure a una classe dirigente odierna sempre a caccia di consensi”.
Un ritorno in grande stile quindi, per una band che non ha mai seguito la massa ed è riuscita a costantemente a rinnovarsi e a proporre sonorità così nuove, da risultare in certi casi difficili, comprensibili solo dopo aver abituato l’orecchio dopo numerosissimi ascolti.
“Ci sentiamo molto più vicini alle realtà indipendenti di oggi rispetto a qualche anno fa – racconta Samuel – Ma non sono nostalgico, se non di quegli spazi culturali che erano centrali per artisti come noi, dove si usciva per andare ad ascoltare e non solo per bere”. 8, il nuovo disco dei Subsonica, verrà presentato con un tour presso vari palazzetti che si terrà nel mese di febbraio.