La 60a edizione del Taormina Film Festival si è aperta il 14 giugno al Palazzo dei Congressi di Taormina. Ad aprire le danze, insieme all’organizzatrice Tiziana Rocca e il Direttore Artistico Mario Sesti, Claudia Cardinale, splendida nella sua naturale bellezza in un completo color salmone, espadrillas bianche e occhiale da sole.
“L’immagine più autorevole per festeggiare i 60 anni del Festival“: così Mario Sesti ha presentato la musa di Fellini, Visconti e Leone, che ha intrattenuto giornalisti e giovani studenti in sala ripercorrendo le tappe della sua lunga carriera. Festeggiata anche in occasione del 50esimo anniversario de Il Gattopardo, film che l’ha vista protagonista dietro la regia di Luchino Visconti, Claudia Cardinale si è abbandonata a confessioni di aneddoti e lustri della sua carriera d’attrice, non indietreggiando di fronte alle lusinghe ma conservando sempre la classe di chi la bellezza l’ha sempre custodita, ma non ostentata.
Mario Sesti ha raccontato quando Almodovar si è avvicinato per baciare la mano di Claudia Cardinale nel 1998, al Lincoln Center di New York, per la proiezione della copia restaurata della versione cinematografica de “Il pasticciaccio”. “Per noi sei il cinema” ha dichiarato Sesti rivolgendosi alla Cardinale, ricordando che l’attrice ha avuto l’onore di girare nello stesso anno Il Gattopardo di Visconti e 8 e mezzo di Fellini, due capolavori della nostra storia cinematografica.
“Ho avuto la fortuna di iniziare nel momento magico del cinema italiano“, ha dichiarato la Cardinale, e ha continuato: “quando ho iniziato, con I soliti ignoti di Monicelli non parlavo nemmeno bene l’italiano, perché sono italiana ma ho vissuto in Tunisia“. Ricordando le riprese quasi simultanee con Visconti e Fellini, ha detto: “uno mi voleva bruna e l’altro mi voleva bionda“.
Sesti ha tenuto a ricordare il supporto di Claudia Cardinale ai registi esordienti, data la difficoltà del cinema italiano negli ultimi anni. “Quasi tutti gli ultimi film li ho scelti a sostegno dei giovani“, ha dichiarato l’attrice.
La Cardinale, in merito alla sua versatilità e il particolare rapporto con il cinema straniero, americano e francese in prima linea, ha commentato con un aneddoto su quando lavorò con Peter Sellers e David Niven, il quale le disse: “Claudia, con gli spaghetti sei la migliore invenzione degli italiani“.
“Non ho mai voluto avere controfigure. Nel film ‘I professionisti’ stavo a cavallo con le bombe che saltavano da tutte le parti e non sapevo nemmeno cavalcare“. Tra i registi più giovani, da Moretti a Sorrentino, Claudia Cardinali ha dichiarato che le piacerebbe lavorare con i fratelli Taviani.
Omaggiata con la proiezione ‘Gebo et l’ombre’, che la vede prima attrice per la regia di Manoel De Oliveira, la Cardinale ha fatto ingresso poi in serata al Teatro Antico di Taormina, arrivando in Maserati, per ritirare il premio conferitole, il Taormina Arte Awards. Tante la star al suo fianco per la cerimonia d’apertura del Festival, da Christian De Sica e il figlio Brando, a Isabella Ferrari, a Raoul Bova e la compagna, a Marta e Matteo Marzotto, a Margareth Madè, a Vanessa Hessler.