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Buon successo di pubblico per la quarta puntata di The Voice of Italy 3, dedicata ancora alle Blind Auditions e alla ricerca dei talenti che i coach decideranno di seguire nel proprio team. Quasi 3 milioni di spettatori e oltre il 12% di share, il secondo programma più visto della serata, dopo l’ovvio trionfo della partita Juve – Borussia.

La prossima settimana i coach dovranno scegliere le ultime voci da inserire nel proprio team. I Facchinetti conducono con 14 talenti, seguiti da Pelù e Ax con 13, mentre Noemi è fanalino di coda con “solo” 12 talenti.

Blog di Cultura, come sempre, ha scelto i suoi preferiti, quelli per cui anche lui avrebbe schiacciato l’oramai noto capezzolone rosso, e chi, invece, non l’ha convinto.

TOP

The Voice of Italy 3, i top e i flop della quarta puntata

Ci ha convinti Carola Campagna, giovane diciassettenne, ambiziosa e decisa, che ha cantato con grande padronanza di testo e voce e accompagnandosi in modo impeccabile con la chitarra The A Team di Ed Sheeran. Voluta da tutti, ha scelto lo zio Ax. La ragazza sicuramente deve perfezionare il suo modo di cantare, deve avere una consapevolezza diversa, ma le fondamenta su cui costruire sono ottime.

The Voice of Italy 3, i top e i flop della quarta puntata

A differenza di quello che hanno detto i coach, è da promuovere assolutamente la giovane Nadia Bourzak. La nipote della grande Gabriella Ferri ha omaggiato la nonna, riportando sul palco la sua Remedios, riportandoci in una dimensione quasi rionale, ma allo stesso tempo magica. Per quanto comprensibile il discorso di Noemi sull’interpretazione estremamente intima e, aggiungeremo, teatrale, era una ragazza su cui si poteva lavorare e sviluppare sicuramente un percorso.

The Voice of Italy 3, i top e i flop della quarta puntata

L’eccellenza della serata, però, è rappresentata da Andrea Orchi. Il nerd romano è travolgente nella sua Skinny Love, trafigge il cuore con una voce potente e precisa, ma sempre dipinta di grande intensità. L’arrangiamento al piano, poi, è solo la ciliegina su una torta perfetta. Andrea è sicuramente uno dei migliori fino ad oggi visti a The Voice.

FLOP

The Voice of Italy 3, i top e i flop della quarta puntata

Avrà convinto i Facchinetti, ma noi non ci saremmo mai girati per Gianni Scardamaglio. Il ventitreenne di Ercolano ha scimmiottato Mengoni e la sua Pronto a Correre, aggiungendo delle pennellate di neomelodico, qualcosa che non serve nel 2015 alla musica italiana.

The Voice of Italy 3, i top e i flop della quarta puntata

Pollice in giù per Valeria Palmitessa. La ragazza, che ha anche suonato il piano, ha fatto un enorme buco nell’acqua cantando una canzone impossibile, a livello interpretativo, come La Nuova Stella di Broadway. La ragazza, però, forse anche troppo giovane, osa modificare la stesura del brano, la chiave ritmica, realizzando un vero disastro.

The Voice of Italy 3, i top e i flop della quarta puntata

L’ultima bocciatura è quella per Sara Schlingensiepen, con una storia veramente brutta alle spalle. Purtroppo, Sara, anche lei al piano, nella sua interpretazione di Titanium, mette in mostra grandi imprecisioni e limiti vocali. Ciò che non ci ha convinto è stata anche la poca chiarezza nell’uso del registro vocale, troppo variante durante il brano.

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