Continua la ricerca della voce d’Italia, continuano le Blind Auditions a The Voice of Italy 3. Come la scorsa settimana, i quattro coach, Noemi, i Facchinetti, Piero Pelù e J-Ax, hanno ascoltato nuove voci e hanno premuto il pulsante che ha consentito loro di poter scegliere i cantanti che più li hanno interessati.
Anche Blog Di Cultura si è messo a dare dei giudizi e, come la scorsa settimana, abbiamo scelto i nostri tre preferiti e a chi noi, per citare un altro talent, avremmo detto no.
TOP
Ci ha sicuramente convinti Ira Green, la rocker 25enne campana che, ovviamente, ha scelto di essere guidata nelle fasi successive da Piero Pelù. La ragazza, reduce da un passato turbolento, ha fatto godere gli amanti del rock interpretando alla perfezione Black Dog dei Led Zeppelin. La ragazza è dotata di potenza e grinta. Deve essere più controllata sicuramente, ma siamo certi che, nelle mani di uno che sa cos’è il rock, farà un lungo percorso a The Voice.
Ci ha emozionati, forse anche perché ieri il grande Lucio avrebbe compiuto 72 anni, Sara Vita Felline che, con la sua interpretazione di Anna e Marco, celebre successo del cantautore bolognese, ha convinto tutti i coach, scegliendo alla fine i Facchinetti. Sara è dotata di un’ottima qualità interpretativa e di maturità, di eleganza naturale quando sta sul palco. E’, anche, provvista di una voce educata e di un timbro roco, che ricorda vagamente quello di Gianna Nannini.
Altro grande acquisto per i Facchinetti è stato quello di Valentina Caturelli, che ha portato sul palco Io e Te Da Soli, confrontandosi con un mostro sacro come Mina. La ragazza non ha sfigurato, mettendo in mostra una bella voce, un bel modo di far propria la canzone e un bel mix di sicurezza e semplicità. Rappresenta un volto giovane e pulito, che non fa male al programma.
A completare questo poker di regine (oggi siamo generosi!) ci pensa una guerriera che ha scelto come suo coach J-Ax. Lei è Francesca Tekla Cini e ha portato sul palco Do It Like a Dude della britannica Jessie J, che ricorda nel look. E’ un animale da palcoscenico: voce moderna ma precisa, sa stare sul palco benissimo, muovendosi con dimestichezza e conquistando con una presenza scenica formidabile.
FLOP
Non ci ha convinti per niente Salvatore Gabriel Valerio, proveniente dall’Ecuador, con un curriculum ricco di esperienze importanti, come Amici e la boy band di discreto successo Studio 3. Il ragazzo ha cantato, accompagnandosi con la chitarra, un tormentone come Sing di Ed Sheeran. Pur avendo delle esperienze, il ragazzo, oltre a non essere dotato di grande voce, non ha preso il pezzo sin dall’inizio, non comunicando la grinta e l’energia del brano in questione.
Luisa Maggioni, come Salvatore, oltre a non ha convinto nessun coach a voltarsi, non ha convinto nemmeno noi. La sua Wrecking Ball più che distruggerci ci è sembrata una pallina da ping pong, poiché la sua esibizione, per quanto più o meno precisa vocalmente, sembrava un intermezzo di un saggio scolastico. La ragazza non ha coinvolto e non è apparsa minimamente convinta di ciò che stava facendo.
Pollice in giù, nonostante le indubbie qualità, per quanto ancora acerbe, anche per Giada Borrelli, 16enne, ex di Ti Lascio Una Canzone, amante della lirica, che si è esibita sulle note di The Prayer, bellissimo duetto tra Andrea Bocelli e Celine Dion, non convincendo nessun coach a sceglierla. La ragazza è molto giovane, però la sua esibizione è sembrata un puro esercizio vocale, un susseguirsi di acuti e virtuosismi, che si impressionano, ma non fanno un cantante. Inoltre, non capiamo la scelta di The Voice, quando la ragazza ha espressamente dichiarato che il suo sogno è quello di calcare i palcoscenici di teatri con spettacoli d’opera.