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Cantante aretina, classe 1983, Benedetta Giovagnini ha conquistato il pubblico di The Voice of Italy 2014 prima nel team Pelù, poi seguita dal coach J-Ax. La sua corsa al talent si è interrotta ai Knockout, quando la sua impeccabile interpretazione di “Chain of Fools” non è bastata a battere l’impegnativa sfidante, Suor Cristina Scuccia. Un timbro che graffia, una passione sviscerata attraverso la voce possente: Benedetta il canto lo ama e si vede. Ne sono convinti i telespettatori che l’hanno apprezzata fino alla contestata eliminazione. Lei, delusa ma non demotivata, si appresta a proseguire il suo percorso musicale con un nuovo album in cantiere e un sogno nel cassetto: il palco dell’Ariston.
Un’artista da scoprire meglio attraverso le dichiarazioni rilasciate per noi in esclusiva in intervista.

Come nasce Benedetta Giovagnini come artista? Raccontaci il tuo percorso e come è nata la cantante che ascoltiamo oggi.

Benedetta: “Studio canto e pianoforte fin da quando avevo 9 anni. La musica mi accompagna da sempre, ogni momento della mia vita che ricordo fino ad oggi è legato ad una canzone o ad una melodia […] La musica è il filo conduttore di tutto il mio vissuto, di tutte le mie esperienze, belle o brutte che siano state. Ho fatto il Liceo Classico Musicale, mi sono diplomata in Teoria e Solfeggio e sono arrivata all’VIII anno di conservatorio in Pianoforte. Ho anche studiato chitarra, flauto traverso e dallo scorso Natale ho iniziato anche lo studio del violino. La musica mi fa sentire viva e vera. Mi piace sperimentare con la mia voce, e mi piace scrivere: ogni volta che creo una nuova canzone è come se nascessi di nuovo”.

Prima la danza, poi la musica, fino al canto. Tre forme d’arte diverse ma vicine. Da quale ti senti più rappresentata nel tuo vero “Io”?

Benedetta: “Sicuramente dal canto perché è forse la cosa più intima e profonda, proprio perché nasce da dentro di me. Si tratta di qualcosa che è solo mio, che dipende solo dalle mie forze e dai miei mezzi, qualcosa che mi fa sentire bene, come nessun’altra cosa. E quando questa cosa così bella fa sentire bene anche gli altri che mi ascoltano allora è li che mi sento veramente felice e realizzata. Cantare per star bene e far star bene gli altri: è questa la mia aspirazione più grande”.

Prima di The Voice hai partecipato a “I raccomandati”, dove hai duettato con Luisa Corna. The Voice non era la tua prima esperienza in TV, quindi. Ritieni che la TV sia un mezzo in grado di valorizzare pienamente le qualità di un artista?

Benedetta: “Diciamo che quella de “I Raccomandati” è stata una piccola parentesi, una prima piccola grande esperienza al di là dello schermo che mi ha dato un’emozione indescrivibile. Poi è stata la volta di “Sanremo Social”, con Gianni Morandi, ed è stata forse questa l’emozione più grande: poter cantare un brano scritto da me (“Gennaio”) ad un passo da Sanremo. Anche se poi non è andata. Infine The Voice: un’esperienza stupefacente, che ricorderò per il resto della mia vita; un turbinio di emozioni che mi hanno sconvolto l’esistenza e che mi hanno fatta sentire veramente importante e apprezzata, anche grazie al calore della gente, i tanti apprezzamenti e commenti positivi.

Lasciare The Voice è stato un po’ come quando finiscono le vacanze estive o le vacanze di Natale. Ci vuole un po’ per riabituarsi alla vita reale, e il ricordo ti rimane dentro come un bene prezioso da custodire per sempre. Ogni tanto fa sorridere ma ogni tanto fa anche piangere. Circa la TV, penso che sia un grandissimo mezzo che ti permette di farti conoscere dalla gente, ti offre la visibilità che nessun altro canale è in grado di offrirti. Al contempo, penso che le vere qualità di un artista si possano meglio apprezzare nella vita di tutti i giorni, quando scrive e compone nuovi brani, quando studia ogni giorno e raggiunge risultati nuovi e inaspettati, quando si esibisce nei concerti, davanti alla gente con la possibilità di guardarla negli occhi… questo è ciò che valorizza veramente un artista, forse perché in tv non si ha mai la piena possibilità di esprimersi completamente come invece può succedere in un concerto”.

the voice of italy intervista a benedetta giovagnini

Cosa pensi delle critiche rivolte ai talent e ai “talenti” che nascono da questa vetrina televisiva?

Benedetta: “Le critiche fanno parte del mondo dei talent, diciamo che i Talent esistono anche grazie alle critiche, della serie: “parlatene bene, parlatene male, l’importante è che se ne parli”. Quando si è esposti così tanto è normale incontrare il favore ma anche l’antipatia delle persone, siamo così tanti al mondo che sarebbe impossibile accontentare tutti!”.

Come ti sei avvicinata a The Voice? Ti ha spinta qualcuno a partecipare? E’ accaduto per caso?

Benedetta: “In realtà è dall’anno scorso che “premedito” di partecipare al provino! Mi è piaciuta la prima edizione, ho seguito il programma e mi sono detta: il prossimo anno ci provo anch’io. E così è stato. Ho mandato i miei brani e mi hanno ricontattata per il primo provino. Da lì in poi è stato un crescendo di emozioni”.

Quale l’aneddoto più simpatico che ricordi dei casting e quale l’episodio più divertente accaduto durante il talent?

Benedetta: “L’aneddoto più simpatico? io ricordo soltanto il primo lungo interminabile questionario che ci hanno fatto compilare, dove chiedevano anche che cosa avessimo mangiato la sera prima (scherzo!!). Ricordo che alla domanda ‘Cos’è che ti fa più arrabbiare?’ io presa ormai dall’ansia di finire (era la millesima domanda credo) ho risposto così: ‘quando tagliano male la mia fetta di cocomero!!’ (ride)

L’episodio più divertente? Alle prove ce ne sono stati tantissimi, eravamo sempre a ridere e a scherzare tra di noi, anche per spezzare la tensione. Tra i tanti ricordo un episodio che riguarda invece il mio knock-out, che mi ha raccontato la mia sfidante Federica Marinari, e che purtroppo mi sono persa. Quando J ax ha schiacciato lo steal per ripescarmi, Federica dalla contentezza ha fatto un salto ed è scivolata in terra a gambe all’aria. Dice che la scena è stata comica e il cameraman non si perdonerà mai di non aver avuto i riflessi pronti per filmare tutto!”.

Il tuo sacrificio sull’altare ai knockout contro Suor Cristina è stato criticato da buona parte del pubblico, che ti sosteneva. Come hai percepito la tua eliminazione? Pensi che se non avessi sfidato Suor Cristina oggi saresti in finale?

Benedetta: “La mia eliminazione è stato un trauma. Inutile dire che l’ho presa bene, ci sono rimasta malissimo. Lasciare quel palco che mi aveva dato così tante emozioni è stato veramente triste, e penso si sia visto. Bello però il calore della gente: in tanti mi avrebbero voluta ancora su quel palco, e questa è stata la mia piccola vittoria, sapere di essere arrivata al pubblico che ci guardava da casa. Dunque le critiche all’esito del mio knockout sono state la mia forza e la mia piccola rivincita dopo la sconfitta. Speravo di arrivare almeno fino al primo live, invece sono stata sfortunata a sfidarmi con il personaggio dell’anno e forse se mi fossi sfidata con qualcun altro sarei ancora a The Voice. Nessuno potrà mai saperlo!”

the voice of italy intervista a benedetta giovagnini

Cosa pensi artisticamente di Suor Cristina?

Benedetta: “Artisticamente non mi ha colpita molto, forse perché appartiene a quel genere di voce che non mi emoziona”.

Hai cantato anche per tua sorella Valentina, scomparsa nel 2009. Quanto vive in te di lei? Come vorresti tenere vivo il suo ricordo ancora attraverso il tuo canto?

Benedetta: “La Vale è sempre con me, in ogni cosa che faccio. Siamo una cosa sola, lo eravamo quando era in vita e lo siamo adesso. Lei è la mia forza e la mia debolezza, mi fa piangere e mi fa sorridere, è l’amore di tutta la mia vita e la custodirò per sempre dentro di me. Ogni mia piccola conquista è anche una sua conquista, e tutto quello che faccio lo faccio per me ma anche per lei, per realizzare il mio sogno, ma anche il suo”.

Da quale artista vorresti ricevere domani una telefonata chiedendoti di duettare insieme e magari incidere un pezzo?

Benedetta: “Franco Battiato primo su tutti. Poi Giuliano Sangiorgi, Cesare Cremonini, Elisa, De Gregori, Fossati. E poi, volendo proprio esagerare, Thom Yorke, Bjork, Beyoncè, Stevie Wonder”.

Qual è stata la tua più grande rinuncia per percorrere la carriera artistica che stai seguendo? Non ci sono solo le luci della ribalta in questo mestiere, ma credo siano tanti i sacrifici e le rinunce, spesso sottovalutati.

Benedetta: “Per adesso non ho rinunciato a niente, o comunque niente che fosse più importante e prioritario della musica. Ho un lavoro, un bellissimo fidanzato, tanti animali ed un sacco di cose che mi piacciono fare e che la musica non mi ha mai impedito di fare!”.

Il tuo sogno più grande?

Benedetta: “Nella vita privata una famiglia, una bella casa e tanti bambini. Nella musica fare un disco, tanti concerti e Sanremo”.

A cosa stai lavorando adesso?

Benedetta: “Sto lavorando a nuovi brani, sto scrivendo tantissimo e non vedo l’ora che esca il mio primo album!”.

Il tuo “grazie” speciale va a?

Benedetta: “Alla mia famiglia, al mio fidanzato, alla Vale che mi è sempre accanto, ai miei gattini che mi fanno compagnia e a tutti i miei fans, vecchi e nuovi, che mi sostengono ogni giorno con il loro calore!”.

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