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A rivedere la sigla iniziale del cartone “I gemelli nel segno del destino” c’è da sentirsi vecchi, vi avviso. Se siete cresciuti a pane e cartoni di Italia 1, consideratela un’operazione nostalgia Bim bum bam. Atmosfere antiche, luoghi misteriosi e due bambini dal potere unico, il cui destino ha appassionato tanti piccoli bambini che oggi sono piuttosto cresciuti.

In realtà i due non sono gemelli di sangue ma di destino: infatti un’antica profezia formulata da Lao-Tze, descrive due bambini, nati da genitori diversi e le cui madri muoiono dopo averli messi al mondo, che porranno fine alla tirannia dell’imperatrice cinese. Non solo: la profezia racconta che dopo aver compiuto tale missione, i cosiddetti “gemelli del destino” dovranno collocare due tavolette di pietra nel Tempio dell’Armonia Celeste, all’interno della Città Proibita, così da far tramontare definitivamente l’impero.

Insomma “I gemelli nel segno del destino” hanno portato sul piccolo schermo una certa novità, dopo tutti quei bellissimi cartoni giapponesi.

Forse non sapevate che…

1-Nella versione originale, quella francese, i protagonisti non si chiamano Marco e Marika ma Jules e Julie;

2-È una serie televisiva a cartoni animati francese del 1991 e non giapponese;

3-Sono 52 gli episodi e furono trasmessi in Italia su Canale 5, con diverse repliche visto il successo ottenuto;

Ecco qui anche la sigla:

Secondo i puristi dei cartoni animati, I gemelli nel segno del destino fa parte di una categoria speciale: quella dei cartoni da rivedere da grandi. Effettivamente, ripensandoci, potrebbero avere davvero ragione. Voi cosa ne pensate? Abbandonate per qualche giorno la vostra serie tv del cuore e vi dedicate a una nuova visione?

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