Le polemiche sono all’ordine del giorno durante la nomina di nuovi ministri, ed ecco che scende in campo anche Tiziano Ferro, noto e amatissimo musicista italiano che si schiera contro il ministro Fontana a difesa delle famiglie arcobaleno.
E’ infatti del ministro leghista Lorenzo Fontana il polverone che si è scatenato dopo che si è espresso contro l’aborto, le teorie del gender e ha ribadito in modo netto: “Le famiglie arcobaleno non esistono“.
L’affermazione del ministro ha messo in allarme alcuni ambienti legati al mondo omosessuale e ai sostenitori del gender, arrivando a scomodare addirittura Tiziano Ferro, autore omosessuale che ha fatto outing nel 2010 all’apice della sua carriera.
E’ stato Instagram il suo mezzo di espressione, dove, all’interno delle stories ha scritto: “Non voglio supporto, mi basterebbe smettere di sentirmi invisibile“. Il cantante, che adesso risiede negli USA, si è sempre battuto a favore della comunità lgbt e per i diritti e la difesa delle coppie omosessuali, così come contro la discriminazione. Ha anche apertamente sostenuto il Pride di Roma lasciandosi quindi coinvolgere in prima persona nella battaglia per i diritti del gender.
“È importante stanare l’odio e la paura nelle province: la mia Latina sta diventando la città del futuro“. Ha spiegato il musicista.
Le affermazioni di Fontana sono tutt’ora al centro di un vero e proprio polverone mediatico che potrebbe anche causare le sue dimissioni. Il ruolo che ricopre infatti lo mette in serie difficoltà di fronte alle sue posizioni. Fontana, a sua difesa ha affermato come sia tutta una strumentalizzazione e come le sue parole siano state manovrate ad hoc dalla stampa per creare un caso sul neonato governo.
Di sicuro Tiziano Ferro dimostra però di non tirarsi mai indietro quando si tratta di ribadire le sue posizioni e di difendere gli ideali che ha cari, chi sa che il dibattito web non prosegua nei prossimi giorni.