Il secondo episodio di Top Gear Italia, andato in onda ieri su Sky Uno e Sky Sport, ha confermato il fortissimo interesse attorno al programma; un tam tam sui social network ha infatti accompagnato l’intera puntata, anche se i fan più accaniti del format non hanno lesinato qualche critica per una storyline molto simile (a tratti identica) a quella utilizzata durante la sfida a San Pietroburgo in Top Gear Uk.
E intanto tra le tante discussioni sorte attorno al programma, continuano quelle sull’identità del misterioso Stig. Chi si nasconde sotto al casco e la tuta ignifuga del personaggio simbolo del programma? Una risposta sembrerebbe averla data Stefano D’Aste, campione di rally con una grande carriera alle spalle, che ha accompagnato i due episodi del programma fin qua andati in onda con un invito ai fan sulle sue pagine social a seguirlo.
Detto che ovviamente la conduzione è affidata a Meda, Bastianich e Valsecchi, e che il nome di Stefano D’Aste non figura ufficialmente nell’elenco dei collaboratori del programma, subito è scattata l’idea che si tratterebbe proprio dello Stig italiano.
Per alcuni non c’è dubbio si tratti di lui, e c’è chi ironizza sul fatto che si sia fatto sgamare fin troppo facilmente; altri ipotizzano si tratti soltanto di un depistaggio, affermando che l’altezza di Stig e quella di D’Aste sarebbero troppo diverse. Il mistero resta.