Le star sono da sempre invidiate per il loro aspetto perfetto, a partire dai capelli che appaiono inappuntabili durante ogni occasione mondana. Alcuni trattamenti e prodotti, però, hanno reso difficile ai personaggi famosi, in particolar modo nel passato, l’ottenimento dei risultati sperati per la loro chioma, questo perché le sostanze utilizzate erano troppo aggressive e portavano nel lungo periodo alla rovina dei capelli. Una svolta c’è stata negli anni ’60 con la nascita di una nuova linea di prodotti pensata appositamente per risolvere i problemi delle star, venuta alla luce grazie alla collaborazione di una famosa modella, Paula Kent e del suo hairstylist, Jheri Redding: la prima aveva riscontrato su sé stessa le difficoltà che potevano verificarsi sottoponendosi a trattamenti che poi si rivelavano dannosi per il cuoio capelluto, decidendo di trovare una soluzione e rivoluzionando il modo di lavorare nei saloni di bellezza di tutto il mondo. La modella incappava spesso in reazioni allergiche ai prodotti che venivano applicati sulla sua chioma, e anche consultando dermatologi e parrucchieri non era riuscita a risalire alla componente scientifica dei prodotti.
Quali sono i trattamenti più dannosi?
Molti prodotti contengono sostanze nocive per il capello, tra cui vanno citati i siliconi e parabeni. Ormai anche nel mondo dello spettacolo, molte personalità note usano articoli green che non hanno al loro interno questi ingredienti.
I trattamenti più pericolosi sono invece le tinture: va detto che se praticata in modo corretto non si incorre in alcun problema, ma se il risciacquo non avviene in maniera accurata e rimane un po’ di prodotto sul cuoio capelluto, allora può esserci un’infiltrazione sotto cute che incide sulla perdita dei capelli. Questo avviene perché è presente al suo interno la parafenilendiamina, in grado di provocare l’effetto sopracitato.
Soprattutto nel passato si tendeva ad applicare alle star la permanente, un processo chimico che va a intaccare la struttura del capello, trasformando una capigliatura liscia in riccia. Il procedimento per far sì che avvenga questo passaggio è il seguente: il cuoio capelluto ancora bagnato viene avvolto nei bigodini e cosparso con una sostanza che consente di rompere la cistina, aminoacido di base che dà struttura alla cheratina. Questi legami poi si ricompongono nella posizione desiderata, ma la problematica risiede nel fatto che non c’è sempre una ricomposizione, quindi il capello potrebbe rimanere danneggiato in maniera irrimediabile. Allo stesso modo agisce anche la stiratura permanente, soltanto che in questo caso c’è una distensione della chioma. La decolorazione è infine un’azione generata sulla melanina utilizzando agenti ossidanti come l’acqua ossigenata, assieme a un elemento colorante. Questo processo comporta un grave deterioramento delle cuticole e porta a diminuire altresì la resistenza del capello.
I rimedi per una cute sensibile
Dei processi particolarmente invasivi potrebbero portare il cuoio capelluto ad arrossarsi e a prudere, oltre agli agenti esterni come l’inquinamento o lo stress che contribuiscono a incrementare il livello di sensibilità del capello. L’inquinamento può portare al deposito di elementi dannosi che vanno a modificare la struttura del bulbo della chioma, facendole perdere lucentezza e vigore. Come già detto, anche dei prodotti aggressivi e dei trattamenti per ottenere uno styling perfetto potrebbero portare a questi risultati.
Per ripristinare l’equilibrio fisiologico del cuoio capelluto, estremamente importante per le star che devono mostrarsi sempre impeccabili al pubblico, è fondamentale limitare l’uso di lacche, gel e mousse, le quali favoriscono l’adesione di polvere e impurità sui capelli, facendolo irritare. Vanno inoltre applicati prodotti delicati con azione emolliente e lenitiva, e soprattutto che non producano molta schiuma (devono essere facilmente risciacquabili). Per quanto riguarda il balsamo, deve contenere principi attivi calmanti e disarrossanti, con estratto di aloe vera o malva: l’obiettivo è quello di evitare traumi quando questi verranno spazzolati o quando verranno usati su di essi altri strumenti per lo styling, che vanno a indisporre ulteriormente il cuoio capelluto.
La svolta coi prodotti Redken
Tra gli articoli che si occupano di risolvere queste problematiche, ci sono i prodotti Redken, ideati dalla famosa modella sopracitata, i quali proteggono e coccolano i capelli che hanno subito i trattamenti più disparati. La filosofia è stata quella di basarsi sul concetto che la chioma è composta prevalentemente da proteine e che può assorbirne altrettante a livello locale, creando su questo assunto la sua linea. L’investimento nella ricerca e nello sviluppo di nuove tecnologie è fondamentale per consentire il pieno rispetto del pH fisiologico, mostrando come sia necessario per la bellezza andare di pari passo con la scienza, se vuole ottenere i risultati sperati. È fondamentale anche la formazione che viene dedicata agli hairstylist che andranno a occuparsi personalmente delle star dello showbiz. L’immagine di questo marchio è infatti strettamente legata alla città di New York, essendo inoltre stata creata proprio da una modella, con lo scopo di portare alle consumatrici i modelli di bellezza presi dal mondo dello spettacolo e del glamour, facendole sentire anch’esse allo stesso livello delle personalità di spicco di questo settore.