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Sedici nuovi titoli complessivi in uscita in un weekend caratterizzato dai biglietti ridotti a 3 euro (5 euro per la visione in 3D), in occasione della Festa del Cinema. Dopo aver dato uno sguardo alle uscite straniere, ecco invece i film italiani che troveremo in sala a partire da giovedì 8 maggio. Sebbene coprano i generi più diversi non si tratta comunque di film di grande richiamo.

Liberamente tratto dal libro di Alejandro Jodorowsky, ‘La danza della realtà’, e diretto dagli esordienti Giulia Brazzale e Luca Immesi, Ritual – Una storia psicomagica è una sorta di thriller psicologico dai risvolti magici. Protagonista è Lia, una giovane donna psicologicamente fragile, coinvolta in un rapporto col sadico e narcisista uomo d’affari Viktor. Quando resta incinta, l’uomo le impone di abortire. Rimasta incinta e costretta ad abortire, Lia si rifugia dalla zia Agata, una sedicente guaritrice che utilizzerà un rituale psicomagico per liberare la ragazza dalle paure che si porta dietro. Ma non tutto andrà come pianificato.
http://www.youtube.com/watch?v=P5OnF9w8Go0

Dopo il passaggio in tv, su Sky Cinema 1, arriva anche al cinema Amore oggi, una commedia in quattro episodi scritta da un gruppo di giovani autori nati sul web (Giancarlo Fontana, Giuseppe Stasi) che raccontano i problemi sentimentali degli under 30. Quattro storie non convenzionali con protagonisti giovani attori come Alessandro Tiberi, Andrea Bosca, Edoardo Purgatori e Giancarlo Fontana, per raccontare quando sia difficile amare tra crisi e social network.

Giorgio Pasotti è il protagonista di Diario di un maniaco per bene diretto da Michele Picchi; è la storia semiseria di Lupo, un pittore quarantenne in crisi che cerca di superare la sua depressione con improbabili avventure sentimentali. Trascinato dalle sue piccole manie e dai suoi dubbi sul mondo, Lupo corteggia spudoratamente e con modi anche un po’ stravaganti qualsiasi “categoria” di donna, da quella sensuale a una giovane suora. Lupo le ama tutte ma è incapace di impegnarsi con una soltanto. Ma tutta questa spavalderia in fondo nasconde solo un grande disagio.

Nonostante la provenienza belga, il cast composto principalmente da attori italiani (Matteo Simoni, Luigi Lo Cascio, Donatella Finocchiaro) rende il film di Stijn Coninx, Marina, più adatto ad essere inserito tra i titoli nostrani. Si tratta di un film biografico incentrato sulla storia vera del cantante italiano Rocco Granata, autore del famoso brano “Marina”. La storia ha inizio negli anni ’50, nell’Italia Meridionale, da dove Rocco parte assieme alla famiglia per trasferirsi in Belgio. Il suo sogno di sfondare nel mondo della musica si scontra con la vita difficile nel nuovo paese e con la contrarietà del padre Salvatore che lo vorrebbe a lavorare come lui in una miniera di carbone.

In uscita anche due pellicole dialettali. La prima, La Palmira Ul film commedia ticinese realizzata dalla Compagnia comica di Mendrisio. Nel borgo la vita scorre semplice e tranquilla come sempre, la Palmira tiene come solito tutto e tutti sotto controllo e non le sfugge nulla di ciò che succede sotto il suo naso. Questa routine viene spezzata quando in città arriva un circo ambulante capitanato da un direttore imbroglione che si porta dietro un giallo che finirà per sconvolgere l’equilibrio di tutti gli abitanti, Palmira compresa.

Dall’estremo Nord al Sud, al cinema troviamo anche Vacanz.. ieri oggi e domani, con la storia della travagliata vacanza estiva della famiglia Scannapieco, una famiglia napoletana molto semplice, che nonostante mille difficoltà economiche partono per una vacanza al mare. Ci sono tutti, mamma, papà, tre figli e anche il nonno (interpretato da Carlo Croccolo). Incontri, scontri ed esilaranti imprevisti animeranno un’estate calda come non mai. Dirigono Fabio Massa e Lucio Ciotola, nel casti ci sono tra gli altri Lucianna De Falco, Salvatore Misticone (Scapece di Benvenuti al Sud) e Patrizio Rispo (Un posto al sole).

Infine, spazio anche per il documentario Il treno va a Mosca che con materiali dell’epoca in super 8 ricostruisce il viaggio di un gruppo di simpatizzanti comunisti da Alfonsine, un piccolo paese della Romagna all’Unione Sovietica negli anni 50, in occasione del Festival della gioventù socialista. Tra i viaggiatori c’è anche Sauro Ravaglia, barbiere che ha messo a disposizione di Federico Ferrone e Michele Manzolini non solo materiali video ma anche i ricordi di un uomo che scopre una realtà sociale e ideologica ben diversa da quella che aveva immaginato precorrendo la grande disillusione del sogno comunista che si realizzerà solo qualche decennio dopo.

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