Il prossimo 12 gennaio inizieranno le riprese di “Un posto sicuro“, il film diretto da Francesco Ghiaccio.
“Un posto sicuro”, che verrà girato per circa cinque settimane a Casal Monferrato, vedrà come suoi protagonisti Marco D’Amore (conosciuto come Ciro in “Gomorra-La serie“), Matilde Gioli e Giorgio Colangeli.
Il film verrà girato a Casal Monferrato in quanto il posto non è più vivibile in Italia. Perlomeno non dopo tremila morti ed oltre trent’anni di convivenza con l’Eternit, che ha prodotto veleno spargendolo nell’aria che ha raggiunto le vie e le case. “Un posto sicuro” sarà una storia di amianto, dolore e morte.
Marco D’Amore, protagonista del film, spiega «“Un posto sicuro” è una gran bella storia d’amore con la vicenda dell’Eternit come sfondo. Il mio personaggio, Luca, ha poco più di trent’anni e vive di lavori saltuari. Luca è cresciuto nel posto in cui ha sempre sentito parlare dell’amianto, senza averne però la chiara percezione della vicenda umana ed operaia. Fino a quando, il padre scopre di avere un cancro incurabile, dovuto al suo lavoro da operaio alla Eternit e così, attraverso gli incontri, conosce quel che è accaduto nel posto negli ultimi cinquant’anni.
Come prima pagina della sceneggiatura abbiamo deciso di mettere la frase delle madri di Plaza de Mayo, ovvero: “l’unica battaglia che non si vince è quella che si abbandona“. E noi questa battaglia non l’abbandoniamo, perché il posto sicuro del titolo sia un riparo per il corpo e, soprattutto, per l’anima».
A Capri Hollywood, evento cinematografico che chiude l’anno tra anteprime di film e protagonisti mondiali del cinema e della tv, il protagonista di “Un posto sicuro” ha rivelato «Stiamo ormai chiudendo il cast. Ci sarà anche Tonino De Bernardi ed oltre 1500 comparse pronte a girare».
Il regista Francesco Ghiaccio ammette di aver studiato per un anno e mezzo prima di adoperarsi a raccontare questa storia. “Un posto sicuro” è una storia di rinascita e di risveglio, nella speranza che anche i 23 Paesi del mondo che continuano a produrre amianto possano finalmente aprire gli occhi.