Valentina Bellè, 23 anni, veronese, ragazza determinata, attrice perfezionista e con i piedi per terra, è la nuova promessa del cinema italiano. Dopo aver recitato nella web serie “Under”, è stato con l’interpretazione di Adele, personaggio protagonista delle serie televisiva Grand Hotel (andata in onda su Rai Uno), che il grande pubblico ha potuto conoscerla e innamorarsi del suo talento. Ora è in Toscana e sta girando una fiction sulla famiglia de’ Medici dal titolo “I Medici: Masters of Florence”. Si racconta in un’intervista a Blog di Cultura.
Sai che per tutti, almeno fino al tuo prossimo ruolo, tu sarai Adele?
(Ride). Sì, lo so. La web serie Under è più conosciuta nell’ambiente cinematografico, molti registi infatti mi hanno conosciuta così, anche grazie al premio come migliore attrice protagonista al Roma Web Festival 7. Ma Adele è effettivamente il personaggio che mi ha permesso di raggiungere un pubblico più ampio.
Finite le riprese, quanto ti è rimasto dentro di Adele? Quanto ti rimane di ogni personaggio che interpreti?
È molto difficile per me risponderti adeguatamente. Ripensando ora al lavoro che ho costruito attorno al personaggio di Adele mi sembra che si stato davvero velocissimo. Adele era un personaggio non storico, con cui ho fatto molta fatica ad empatizzare. A posteriori posso dire che ho vissuto “Grand Hotel” più come un’esperienza formativa, un’insolita e fortunata palestra in cui gli errori commessi potevano essere riguardati e valutati in un secondo tempo per migliorarmi e per perfezionarmi.
In pochi conoscono la tua passione per la pittura. Hai pubblicato solo qualche foto dei tuoi dipinti su Instagram. Se ti dicessi che alcuni di questi mi ricordano Schiele?
È la miglior cosa che potessi dirmi! Io amo Schiele! Ho visto alcuni suoi dipinti nel periodo in cui studiavo in America ed è in assoluto il mio pittore preferito. Avevo anche provato a copiarlo, a dipingere qualche suo quadro, ma i risultati mi facevano talmente schifo che ci ho rinunciato. I miei sono solo aquarelli che mi aiutano a rallentare le riflessioni, a prendere una pausa dal flusso continuo e a volte eccessivo dei miei pensieri. Ma io non dipingo, non sono un’artista e mi sembra di insultare i veri artisti e il loro universo che stimo così tanto essere definita come tale. Faccio tutto per diletto e la maggior parte delle cose che vengono fuori sono orrende ed è per questo ne pubblico così poche! Ride.
Vorresti approfondire questa passione?
Vorrei, un giorno. Ma ci vuole tanto tempo da dedicare allo studio, prima di tutto. Sono in pochi i fortunati che possono fare a meno dello studio: sono coloro che nascono con una visione, che portano il genio dentro la loro anima artistica. Io copio solamente. Anche nel mio lavoro copiare è per me fondamentale: un esercizio continuo di apprendimendo. Osservo e analizzo così nel profondo che ciò che rubo finisce per diventare parte integrante di me.
Un’altra tua grande passione è la fotografia e in passato hai fatto qualche scatto come modella.
Ho fatto la modella per alcuni fotografi, ma solo per mettere da parte qualche soldo prima di andare a studiare a New York. Amo la fotografia e Sarah Moon è la mia fotografa preferita (ti prego riporta il suo nome nell’articolo che scriverai perché il suo lavoro è straordinario e merita davvero di essere conosciuto!). Non mi è piaciuto molto l’ambiente con cui mi sono misurata mentre facevo questo lavoro e per questo l’ho abbandonato in poco tempo e definitivamente.
Modella, talentuosa attrice con un passato da modella, aspirante pittrice (anche se non ti piace che ti venga detto): dopo tutti questi epiteti ti prego di’ qualcosa qualcosa che ti riporti tra noi comuni mortali.
Io non ho niente in più, sono piena di difetti, che sono i difetti che ci rendono alla fine tutti uguali. Ho solo, forse, un animo più artistico e ho la fortuna di poterlo curare.
L’unica cosa che si sa della tua vita privata è che c’è una persona accanto a te. Immagino che tu tenga molto a questa riservatezza, quindi non indago. Ma ti chiedo: quanto è importante avere una persona accanto in una carriera come la tua e, in generale, credi che una relazione agli inizi di un percorso lavorativo sia più d’aiuto o più un limite?
È molto importante avere una persona accanto perchè da forza, fa crescere. La possibile limitazione che segue dal vivere in due, paradossalmente, fa maturare, perchè si cresce e si inizia a conoscersi nel profondo anche imparando a dire di no in tante occasioni. Il limite si concretizza se l’uomo che hai accanto è geloso o se non comprende alcune circostanze che mi ritrovo a vivere per via del mio lavoro. Per esempio ora sono in una casa a Montepulciano con il cast del nuovo progetto che mi vede nelle vesti di Lucrezia de’ Medici. Viviamo tutti insieme, facciamo tutto insieme e non c’è spazio per la gelosia. D’altra parte rinunciare a questo sarebbe rinunciare a una parte fondamentale del mio lavoro, quindi di me stessa.
Raccontaci di questa nuova avventura.
È la storia della famiglia de Medici fino a Lucrezia di Cosimo, il mio personaggio, e Piero de Medici. Ci fermiamo prima di Lorenzo, ma spero tanto che ci sia una seconda stagione per continuare questo lavoro che mi sta entusiasmando moltissimo. Per le riprese stiamo vivendo in una casa meravigliosa a Montepulciano e mi sembra di essere tornata indetro nel tempo, in tutti i sensi. Abbiamo passato giorni fantastici, a tutti sembrava di essere tornati quindicenni: ci nascondevamo negli armadi e progettavamo scherzi da attuare poi nel cuore della notte. Ad un certo punto, un paio di giorni fa, per fortuna, siamo rinsaviti, ci siamo seduti attorno ad un tavolo e abbiamo saggiamente deciso di smetterla. Stiamo lavorando!
Qualche anticipazione sul set e sul cast?
Adesso stiamo girando moltissime scene esterne e la recitazione diventa più complessa: dobbiamo fare i conti con una scenografia storica ricreata, con la luce che continua a cambiare e che ci impone di rispettare tempi più ristretti. Il cast è quasi tutto inglese: ci sono nomi del calibro di Dustin Hoffman (Giovanni de’ Medici, patriarca della famiglia), Richard Madden (Cosimo de’ Medici), Sarah Felberbaum (Maddalena, amante di Cosimo), Alessandro Sperduti (Piero, figlio di Cosimo) e un altro italiano, Guido Caprino (aiutante di Piero de’ Medici). Giorno dopo giorno mi convinco che gli inglesi e gli scozzesi sono proprio persone divertenti! Pensavo fossero noiosi, invece mi sbagliavo alla grande! E’ un piacere lavorare con loro…
Sei nata e cresciuta a Verona, hai studiato a New York, a Vienna, passando per Milano. Adesso vivi a Roma. Se potessi scegliere ora dove fermarti per il resto della tua vita, quale città senti di chiamare casa?
Dipende. Dipende da come sarò e anche dalla persona che avrò vicino. Per me adesso casa è Roma. In futuro potrei continuare a vivere a Roma, oppure mi piacerebbe iniziare un’avventura nell’ambiente cinematografico britannico e andare a vivere a Londra; il lavoro di adesso mi può aiutare in questa direzione. Un mio desiderio sarebbe anche quello di imparare il francese e chissà, spostarmi in Francia per un periodo della mia vita. Ma devo essere sincera, tra tutte le città quella che preferisco è Roma. Roma riflette il mio animo italiano, Roma è mamma e mentre le altre città ti osservano solamente, Roma ti abbraccia.