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italiani viaggi

Vorrei ma non posso, anzi ho paura! E’ questa l’immagine che esce da uno studio di booking sulle vacanze degli italiano e sul loro rapporto con l’avventura.

La metà dei nostri connazionali sostiene infatti di sentirsi “viaggiatore senza limiti”, con un 81% che afferma di voler vivere i suoi viaggi al massimo senza rimorsi e rimpianti.

Il 47% di questi vorrebbe una sfida, uscire dalle mete confortevoli e vivere un’esperienza esotica in grado d aprirgli la mente, aiutarli a superare pregiudizi e vivere una vera avventura. Le idee vanno dai viaggi in giro per il mondo, a volontariato in zone fortemente disagiate, passando per la ricerca delle proprie origini.

Tutto molto bello, tranne per il fatto che tutto ciò non avviene a causa di una serie di preoccupazioni e paure che riducono fortemente le mete e le relegano ai territori ben noti e le città popolate dal turismo e della movida.

Le paura più diffuse sono quella della barriera linguistica, l’idea di perdersi, la paura di non trovare un alloggio adeguato, la paura di trovarsi in situazioni difficili alle quali siamo abituati.

Per viaggiare più tranquilli, gli italiani vorrebbero alloggi di qualità, poter ordinare le loro pietanze preferite (in un viaggio di volontariato?) e avere un aiuto per capire la lingua locale.

Non manca l’avventura e il desiderio di conoscere altre culture, tutto però si riduce a un mero sogno, il denaro viene poi investito nelle mete più banali e canoniche mostrando uno specchio della società e della cultura attuale. Interessante il fatto che non si parli di barriere economiche, quanto semplicemente di insicurezze a paure, oltre che l’ovvia comodità di un luogo più vicino e noto, in Europa o addirittura in Italia, rispetto a una meta sconosciuta con tutti i suoi pericoli e le sue difficoltà. Viene da chiedersi allora perché non si risponda direttamente con la verità, ma a quanto pare a tutti piace fantasticare.

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