E se Vivian e Edward di Pretty Woman avessero un figlio? E se la figlia di Vernita Green avesse propositi di vendetta per Beatrix Kiddo di Kill Bill? Spessissimo, appena finito un film, si resta come dopo un pranzo senza dolce: incompleti, insoddisfatti. Mille domande di affacciano alla mente dello spettatore, continui ‘E se…’ pervadono i pensieri dei fans, al punto che alcuni passano dall’immaginazione alla pratica, ideando i loro personali sequel e cambi di trama per saghe famosissime.
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Eppure, è inutile negarlo, i sequel sono fonte di delusione. Tutti immaginavano una vita rosea per i propri beniamini, e il nuovo film arriva a distruggere le aspettative degli appassionati, a volte creando veri e propri fiaschi, come Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo. Perché un famoso e preparato archeologo dovrebbe risolvere misteri dando spiegazioni legate al sovrannaturale? Ed è così che i personaggi preferiti del pubblico perdono credibilità, si snaturano e non hanno più quel non-so-che di appassionante che aveva incollato tutti allo schermo.
Ci sono tuttavia casi in cui un seguito sarebbe veramente d’impatto: come non parlare di Inception, in cui è una trottola a far capire ai protagonisti se vivono in un sogno o nel mondo reale. Il giocattolo continuerà a girare o cadrà, obbligando Di Caprio a ricondurre le sue esperienze alla realtà? Anche i film d’animazione si prestano alla sequel-mania: tra le produzioni Disney-Pixar, A Bug’s Life è uno dei pochi cartoons a non avere un seguito. Quali altri pericoli, dopo l’invasione di cavallette schiaviste, potrebbe dover affrontare la colonia di formiche guidata dal coraggioso Flik? Sarebbe anche un’occasione per far avvicinare i più piccoli ai classici dell’animazione Disney, oggi un po’ surclassati da produzioni giapponesi.