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Wanna Marchi e Stefania Nobile ospiti a «Live – Non è la D’Urso», raccontano la loro vicenda e l’enorme pena che hanno dovuto scontare: «Abbiamo espiato abbastanza o dobbiamo tornare dentro?», ha domandato la Nobile.

Nel corso dello show infatti le due sono state al centro di un violento scontro con il pubblico e gli altri ospiti, primo tra tutti Cecchi Paone.

Wanna Marchi e la Nobile, dopo aver scontato una pena elevata rispetto alla media, con cui non vengono puniti nemmeno reati ben più gravi, chiedono il diritto di rifarsi una vita: «Chi commette reati gravi come le violenze non fa un giorno di galera, noi li abbiamo scontati tutti e pure di più. Avremmo potuto patteggiare e non l’abbiamo fatto. Sappiamo gli sbagli che abbiamo fatto».

Poi la Marchi commenta: «Noi siamo state punite per aver venduto sale a dei deficienti che ci hanno credute».

Interviene allora la D’Urso che dice: «Io avrei detto “ho fatto cose gravi, non credete ai maghi, non fate quello che ho fatto io”, questo sarebbe giusto dire Wanna».

La trasmissione di Barbara, partita inizialmente col botto, è però in calo, e il picco di spettatori del primo episodio è rimasto un caso isolato di fronte a una media di share piuttosto bassa.

Nonostante la scelta di personaggi controversi, Barbarella sembra non riuscire a conquistare il pubblico.

Forse, per la D’Urso quella del nuovo show potrebbe rivelarsi una mossa azzardata.

L’entusiasmo del primo giorno sta infatti fortemente scemando e si iniziano a fare i conti sulle possibilità della trasmissione, eccessivamente lunga, e non troppo avvincente per il pubblico.

Il caso Wanna Marchi torna comunque a far discutere, anche se i commenti della donna non possono essere trascurati, dal momento che il team della Marchi ha effettivamente scontato pene superiori a quelle di stupratori e assassini.

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