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Da oggi, 1° giugno, esce nelle sale “Warcraft – L’inizio“, film che racconta l’epico conflitto tra due mondi in collisione, quello degli uomini contro quello degli orchi, basandosi sul celebre videogioco prodotto dalla Blizzard Entertainment.

Il regno di Azeroth è in guerra: la sua civiltà è costretta ad affrontare una terribile stirpe di invasori, i guerrieri Orchi in fuga dalla loro terra ormai agonizzante e intenzionati a colonizzarne un’altra. Il portale che collega e insieme separa i due mondi si apre al conflitto: due eroi affronteranno una guerra che deciderà il destino delle loro famiglie, dei loro popoli e della loro terra. “Warcraft – l’inizio” è il primo capitolo di una saga che racconta di potere e sacrificio e trae principalmente ispirazione da due romanzi, “Rise of the Horde” e “The Last Guardian” e dal primo videogioco creato dalla Blizzard nel 1994 e intitolato “Warcraft: Orcs and Humans“.

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Si parte ab origine per presentare lo scontro tra gli orchi e gli umani e concentrarsi sul conflitto tra le due razze e sulla creazione di due mondi contrastanti: quello ordinato pacifico di Azeroth e quello devastato e in procinto all’estinzione di Draenor, patria degli Orchi. La scelta del film richiama così la visione del videogioco il cui maggiore punto di attrattiva stava nell’invitare lo spettatore/giocatore a scegliere da che parte stare. Guardando il film siamo spinti a compiere una scelta: parteggiare per l’Alleanza o per l’Orda?

A dirigere l’adattamento cinematografico di “Warcraft” c’è Duncan Jones, figlio di David Bowie, giovane regista che ha all’attivo già due film di discreto livello: “Source Code” e “Moon”, entrambi film fantascientifici.
Sono diversi i film e le serie televisive a cui si è ispirato Jones per la realizzazione di Warcraft: da quanto ha raccontato, Warcraft sarà un mix tra “Avatar” e “Games of Thrones” e giocherà tra la semplicità del primo e la complessità del secondo.

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Importante anche la rilevanza data a un paio di personaggi femminili, fondamentali per la storia del film. Una scelta che richiama recenti lavori come “Mad Max: Fury Road”, “Hunger Games”, e “Avengers: Age of Ultron”, dove i ruoli femminili sono in primo piano.

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