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“Benvenuti a Wayward Pines, dove il paradiso è casa”. Un mistery-thriller ambientato nella cittadina americana dei sogni, dove regna pace e tranquillità, dove tutto è dannatamente perfetto e tutti gli abitanti sorridono e sono gentili con i forestieri, ma che se provi ad andare via…ti ammazzano. Già così varrebbe la pena dare una chance a Wayward Pines, serie tv in arrivo su Fox il prossimo 14 maggio. Una serie evento che verrà trasmessa in contemporanea mondiale in 125 paesi del mondo. Le aspettative sono altissime e, anche l’attesa è ai massimi livelli per un prodotto che vanta un pedigree di tutto rispetto. Tratta dal best-seller di Blake Crouch (Pines), è prodotta e diretta (solo la prima puntata) da M. Night Shyamalan, regista de Il sesto senso, Signs e The Village, e interpretata da Matt Dillon. Se ancora non siete convinti, ecco cinque motivi per cui vale la pena iniziare a guardarlo.

La Storia

Ethan Burke (Matt Dillon) è un agente segreto dell’FBI che sta indagando sulla scomparsa di due suoi colleghi (uno dei quali è la sua ex fiamma, Kate Hewson). La ricerca lo conduce a Wayward Pines, pittoresca cittadina dell’Idaho, un paradiso come recita il cartello di benvenuto. Qui però gli capiteranno strani avvenimenti, tra cui un incidente stradale che lo fa finire in coma. Risvegliatosi, Burke non ci mette poco a capire che quella in cui si trova non è una città come le altre, soprattutto perché da Wayward Pines sembra impossibile scappare.

Wayward Pines

Si ispira a Twin Peaks

Wayward Pines è un avvincente amalgama di noir, thriller psicologico e fantascienza, che non può non richiamarci alla mente serie come Lost, Under the Dome e, soprattutto, Twin Peaks. I toni del resto sono cupi e tutto il mistero che circonda la cittadina e il protagonista è sospeso tra l’onirico e l’allucinazione. Nulla è come sembra a Wayward Pines. La città dei sogni nasconde qualcosa di più sinistro che impedisce ai suoi abitanti di attraversarne i confini. Senza contare che anche il tempo è qualcosa di relativo: c’è chi crede di essere ancora nel 2000, chi invece crede che al posto di cinque mesi siano in realtà passati 12 anni.

Wayward Pines

Un colpo di scena inconsueto

Che rappresenterà anche la differenza principale tra lo show e il romanzo a cui si ispira, “I misteri di Wayward Pines (Pines)” di Blake Crouch, uscito nel 2012. Se nel libro bisognava attendere l’ultima pagina, nella serie la rivelazione del grande segreto arriverà già nel quinto episodio, giusto a metà del ciclo di dieci puntate. Una scelta inconsueta che ribalterà completamente la storia facendole prendere tutt’altra direzione. Ma niente paura, perché come assicura il produttore esecutivo Chad Hodge: “Tutto ha un senso. Non ci sono buchi nella storia. È tutto perfettamente rivelato.” Quindi voi che siete ancora rimasti scottati dall’ultima stagione di Lost, sappiate che potrete dormire sogni tranquilli.

Wayward Pines

Il Protagonista

Esordio assoluto in tv per Matt Dillon, dopo tanti film leggendari (I ragazzi della 56ª strada, Rusty il selvaggio, Tutti pazzi per Mary, Crash). Una scelta quasi inevitabile spiega M. Night Shyamalan perché: “Avevamo bisogno di qualcuno che avesse umorismo e che potesse essere sarcastico e intollerante nei confronti dei cittadini ‘lynchani’ che lo circondano.” Il suo Burke è il classico eroe tormentato dal passato. Si sforza di aggrapparsi a ciò che lui crede essere la “verità”, ma è costantemente assillato da dubbi sulla sua salute mentale.

Wayward Pines

Il Cast

Oltre a Dillon, anche il resto del cast è notevole. Il Premio Oscar Melissa Leo è Pam, infermiera a cui viene affidato Burke, che, invece di curarlo, cerca di peggiorarne le condizioni di salute; poi ci sono Toby Jones, il misterioso Dr. Jenkins; Juliette Lewis, la barista Beverly, che condivide con Burke i suoi sospetti sui misteri che aleggiano a Wayward Pines; Shannyn Sossamon, la moglie di Ethan Burke, Theresa, che cercherà in ogni modo di indagare sulla scomparsa del marito; e infine, Terrence Howard, che sveste i panni di produttore misucale di Empire per indossare quelli dello Sceriffo Arnold Pope, che osteggerà Burke sin dal primo momento.

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