L’universo Zuckerberg, composto da Whatsapp, Facebook e Instagram è stato down per quasi 24 con una serie di incidenti a intermittenza che si sono trascinati fino ad adesso.
Dopo una giornata di quasi blackout, gli sviluppatori hanno parlato di problemi momentanei dovuti ad un cambio di configurazione nei server. Hanno poi rassicurato gli utenti, spiegando che molto presto tutto tornerà a funzionare come prima.
La spiegazione però non convince, o meglio, non spiega molto.
Una manutenzione di questo genere sarebbe stata sicuramente annunciata.
Lo spettro del DDoS e della fuga di informazioni aleggia quindi sul mondo dei social.
Un’altra ipotesi però si fa strada.
Facebook, è nel mirino del fisco USA per presunte violazioni che potrebbero portare la piattaforma a ripagare miliardi di dollari.
Una delle tante possibilità è il sequestro dei server, o una indagine a sorpresa che abbia necessitato lo shut down di alcuni dei nodi principali del mondo social.
Di sicuro, ancora una volta, Facebook e affini, dimostrano una certa vulnerabilità e la loro natura assolutamente non eterna.
Affidarsi troppo a social di questo genere potrebbe rivelarsi di conseguenza un’arma a doppio taglio come abbiamo visto nel momento del blackout che non solo ha bloccato milioni di utenti.
Ma è stato capace di rallentare anche il lavoro e il business di chi fa dei social il suo principale mezzo di presenza sul web.
La lezione di queste ore, è che Facebook, Instagram e Whatsapp potrebbero saltare da un giorno all’altro, diventando di fatto inutili al nostro lavoro.
Sempre meglio iniziare a pensare a vie alternative, e tenere sempre un asso nella manica per evitare la catastrofe dell’eventuale shut down definitivo di compagnie di questo calibro.
Il mondo digitale ci ha insegnato molto, basta pensare a Myspace, Yahoo e tutte quelle realtà cadute lentamente nel dimenticatoio dell’universo web.