E’ ritornato, con un enorme successo, visto il record d’apertura sulle cinque edizioni made in Sky, X Factor 9. Il talent show, condotto da Alessandro Cattelan, è tornato su Sky alla ricerca di nuovi talenti
e di tanti giovani (e non) con il sogno di diventare una popstar. A decidere chi ha l’X Factor è, come sempre, la giuria, che vede da un lato la conferma di Mika e del campione uscente Fedez, dall’altro il ritorno di Elio e l’arrivo di una superstar del rock come Skin, leader degli Skunk Anansie.
Come nella prima puntata, i giudici continuano a ricercare in tutta Italia i nuovi talenti che andranno a comporre il cast di X Factor 9, e, come nella prima puntata, anche noi di Blog di Culutra eravamo davanti alla tv e, con una sedia immaginaria al tavolo dei giurati, abbiamo deciso chi ci ha convinto e chi, invece, non molto.
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Una delle novità assolute ed esclusive dell’edizione numero 9 del talent italiano è l’apertura alle Band. Ed è proprio con una band che vogliamo aprire la lista di chi ci è piaciuto. Si tratta dei Landlord, che hanno interpretato e suonato sulle note di West Coast di Lana Del Rey, un brano sicuramente non semplice e molto particolare. La band sembra essere un qualcosa di nuovo da tanto altro visto, dai soliti rock. Oltre ad una bella unione e ad grande affiatamento tra i membri del gruppo, sono la grande eleganza e la voglia di sperimentare con qualcosa di insolito ciò che ci hanno convinto maggiormente. Inoltre, la voce del gruppo, Francesca, unica donna del gruppo, è molto affascinante.
Altri applausi per un’altra band sperimentale, gli OSC2X. I due ragazzi, protagonisti di un siparietto con Fedez, che scambia il computer di uno dei due per un terabit, convincono rimangiando in chiave elettronica e synth-pop un tormentone italiano del 2001 come Boyband, non proprio un brano d’alta scuola. I ragazzi hanno gusto e, come la band precedente, ha voglia di andare a cercare qualcosa di insolito e di rischiare.
Non si sarà vista tantissimo, ma è stato subito amore per la giovane Martina Galli. La ragazza ci ha conquistati con la sua interpretazione di Per me è importante dei Tiromancino. Ciò che ci ha colpito di più è sicuramente il suo magnifico timbro che, legato ad un’inconsapevolezza nello stare sul palco, ha reso la performance magica.
Le seconde auditions ci hanno mostrato anche degli ottimi chitarristi. Il primo è l’istrionico professore Santino Cardamone che, con irriverenza e personalità spiccata, che nell’ambiente non guastano, ha presentato il suo brano inedito Amsterdam con l’accompagnamento della sua chitarra. Ha uno stile tutto suo, che ricorda leggermente Capossela, e di sicuro è una boccata d’aria fresca rispetto ai soliti romantici.
L’altro, invece, è Massimiliano D’Alessandro, allevatore di cavalli, che ha portato sul palco Illinois Blues di Skip James. Oltre all’ottimo accompagnamento strumentale e la piena voce blues messa in mostra, ciò che abbiamo amato dell’Auditions è l’umiltà e la semplicità con cui Massimiliano è salito sul palco.
L’idolo delle folle ieri sera, però, è stato l’americano Elijah Walti. Dopo aver fatto già innamorare tutti con il suo sorriso contagioso e il suo entusiasmo esplosivo, il sedicenne ha convinto tutti cantando Johnny Be Good, classico della musica statunitense, accompagnandosi con l’ukulele, che tanta fortuna portò due anni fa a Violetta. Il ragazzo è molto giovane, ma, grazie alla sua voglia di fare e alle ottime doti messe in mostra, potrebbe arrivare lontano.
FLOP
Non ci ha convinto molto Fabiola Ossorio, la messicana che a Medjugorje ha trovato l’amore. E’ stata poco spontanea e innaturale, quasi a voler far parlare forzatamente di sé, con un’interpretazione fuori luogo del brano degli AC/DC, ma neanche nel brano a cappella ci ha entusiasmato. Nota negativa anche per i giudici: perchè lei ha avuto una seconda chance e altri, più meritevoli, no?
Per quanto divertenti, pessimi Anthony, il cantautore trash, e Massimo Scala, che porta sul palco un brano no-sense, la sua Esofago.
La peggiore della serata, però, è stata sicuramente la giovane Rosy Talarico. La ragazza, presentatasi come dotata di grande talento, come poliedrica e preparata da studio decennale, ha distrutto con una performance ai limiti del reale, soprattutto nella parte cantata, Sirene, brano di Fedez e Malika Ayane. Ovvie sono state le osservazioni dei giudici, sull’ostentata poliedricità e sui dieci anni di studio, a quanto pare inutile. Da cartellino rosso è stato anche l’atteggiamento presuntuoso e infastidito della ragazza.