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young signorino nuovo

Dopo il successo arrivato a una velocità impressionante, Young Signorino sembra riprendere il controllo di sé stesso, abbandonando curatori e manager che lo volevano trasformare in un fenomeno da baraccone e iniziando a sfornare pezzi più personali e meno pianificati come il recente Relax.

Ed eccolo prima innamorarsi e sposarsi, e adesso tornare a parlare della sua situazione mettendo in guardia i ragazzi contro le droghe.

Parla subito di sua moglie e del modo in cui lei lo ha tirato fuori da quella che stava diventando una situazione molto negativa: «Voglio partire proprio da lei, Jessica, che ho conosciuto quest’estate durante il tour e si è accorta subito della situazione in cui mi ero infilato», Racconta sulle pagine di Il fatto quotidiano. «Il mio vecchio management mi rendeva scemo con gli stupefacenti, sapevano che era il mio punto debole».

E’ proprio Jessica che l’ha aiutato a uscire dalla dipendenza «Piano piano mi sono allontanato dalle persone che mi facevano del male, ero come una marionetta», spiega lo Young. «Non vedo più nessuna sostanza stupefacente da mesi e consiglio ad altri di non usarla. È vero, nelle mie canzoni se ne parla, ma non significa che stia esortando le persone drogarsi. C’è sempre un sottotesto, che dice di stare attenti. Io sulla mia pelle ho capito che è meglio starne alla larga. Mi sono reso conto che le persone che mi stavano accanto mi mettevano in ridicolo pur di fare views».

Addirittura emerge come la questione del figlio sia stata inventata di sana pianta: «Mi hanno obbligato loro a dire di avere un figlio, ma non è vero». «Per il resto non mi sono inventato niente, ho i referti dell’ospedale e magari un giorno li pubblicherò. Nel 2016 sono entrato in coma, poi sono stato quattro mesi in psichiatria. Uscito di lì ho fatto un percorso di sei mesi al Sert, il servizio per tossicodipenti».

Presto partirà con un tour invernale e finalmente vedremo se il Signorino riuscirà a proseguire nel successo, anche senza manager e eccessi. Noi pensiamo proprio di sì, dato che gli ultimi pezzi hanno dato sfoggio di un artista ben lontano dal canone della meteorina che gli era stato affibbiato.

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